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Volantinaggio dei “forconi” «I veri evasori sono a Roma»

Nuove proteste, presidio e cartoncini esposti dinanzi ai negozi di Battipaglia. In questo modo anche la cittadina capofila della Piana del Sele, dall’inizio della protesta dei Forconi protagonista a...

Nuove proteste, presidio e cartoncini esposti dinanzi ai negozi di Battipaglia. In questo modo anche la cittadina capofila della Piana del Sele, dall’inizio della protesta dei Forconi protagonista a livello nazionale, ha fatto sentire la propria vicinanza ai manifestanti impegnati ieri pomeriggio a Roma.

Mentre nella capitale si levava alto il lamento del popolo italiano, a Battipaglia nel primo pomeriggio iniziava la protesta. In particolare, i presenti al presidio di “Battipaglia Nostra” ed “Alleanza Sociale” hanno protestato contro le politiche economiche del governo italiano e dell’Europa. Nell’occasione, i manifestanti hanno espresso la loro solidarietà a Simone Di Stefano di Casa Pound, «condannato dalla giustizia italiana per avere sostituito uno straccio blu con il Tricolore».

Nel corso della manifestazione sono stati consegnati ai commercianti dei cartoncini da esporre dinanzi alle vetrine. Su tali volantini, corredati dall’immagine di una coccarda con i colori della bandiera italiana, è stato scritto: «Retribuzione lorda teorica che va in tasca al commerciante: 31%; questo esercizio lavora per il governo italiano per 252 giorni all’anno: 69%. Gli evasori stanno a Roma». Firmato da Battipaglia Nostra ed Alleanza Sociale.

Hanno affermato i manifestanti che «protestiamo contro questa classe politica che sta distruggendo gli italiani e l’Italia. Chi non ha partecipato alla manifestazione di Roma lo ha fatto nelle piazze delle proprie città, anche a Battipaglia. Stiamo lottando per tutti gli italiani, per i nostri figli. Solo se siamo tutti uniti si può vincere e cambiare questa Italia». Anche da Battipaglia sono partite all’alba di ieri, alla volta di Roma, decine di persone con un pullman organizzato. Altri hanno raggiunto la capitale in treno o con auto private. Chi, tra i manifestanti, è rimasto in città si è recato al presidio di piazza Amendola. In rivolta ieri pomeriggio a Battipaglia anche gli adepti del movimento disoccupati precari, che hanno unito le loro voci a quelle degli altri contestatori. I battipagliesi, in casa o in trasferta a Roma, hanno fatto comunque sentire la loro voce, unendosi al grido di altre città italiane in un comune senso di disagio e dissenso verso il governo centrale. (f.p.)

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