il futuro occupazionale

«Vogliono smantellare l’Alcatel»

Dure reazioni delle Rsu al piano di tagli per quaranta lavoratori

C’è preoccupazione tra i dipendenti dell’Alcatel di Battipaglia dopo aver appreso la volontà della multinazionale di avviare le procedure di mobilità per 40 lavoratori. «Una decisione che va contro uno dei punti dell'accordo stipulato tra il Governo e la multinazionale in occasione dell'incontro del 26 settembre tra il ministro Zanonato ed il Ceo Alcatel Lucent Michel Combes, in cui si era detto che qualsiasi processo di ristrutturazione e ricadute occupazionali conseguenti devono essere gestite con il consenso delle organizzazioni sindacali» scrive la Rsu di Alcatel.

«Dietro quest'accelerazione - aggiunge - vediamo il tentativo di risolvere le problematiche occupazionali della sede di Battipaglia in modo diverso rispetto a quello di Vimercate escludendo, di fatto, la gestione degli esuberi dagli accordi presi in sede ministeriale tra il Ministro ed il Ceo. E' ormai chiaro a tutti che la multinazionale franco-americana sta procedendo a passi sempre più veloci verso lo smantellamento del sito di Battipaglia». Le Rsu dei siti italiani chiedono il «rispetto degli accordi firmati sino ad ora presso il Ministero. Sono imminenti gli stanziamenti governativi (si parla di 700 milioni) per la banda larga, altre ricadute potranno arrivare dalle opportunità legislative ed i canali di finanziamento rappresentati dai Contratti di Sviluppo. È impensabile che un territorio così provato dalla crisi economica possa privarsi delle competenze e professionalità che una multinazionale come Alcatel-Lucent può produrre e sostenere».

Una richiesta anche alle istituzioni politiche locali: «Chiediamo un effettivo, concreto e risolutivo sostegno alle istanze dei lavoratori, che può realizzarsi nel tanto auspicato tavolo di crisi promesso dalle istituzioni provinciali con i rappresentanti parlamentari eletti nei collegi salernitani». (f.p.)