«Vogliono la secessione? Si diano alla clandestinità»

De Luca, a Rufoli per l’inaugurazione di una piazza, ironizza sul comitato La replica: «Battuta infelice e greve. Non ascolta le sofferenze del territorio»

A Rufoli le campane della chiesa di san Michele ieri mattina hanno suonato a festa. Il motivo era duplice: il sacramento della cresima, e questo spiegava la presenza dell’arcivescovo nella frazione collinare, nota in Italia e all’estero per il cotto artigianale; e l’inaugurazione di una grande e panoramica piazza, con vista sui Picentini, la Costa d’Amalfi e la Valle dell’Irno, cosa per la quale era arrivato il sindaco. Presenti anche il vice sindaco Avossa e gli assessori De Maio e Buonaiuto. Prima della funzione religiosa, il taglio del nastro per il nuovo spazio pubblico a ridosso della chiesa, e i discorsi di Moretti e De Luca incentrati sulla funzione aggregativa di piazze e sagrati, ancora più importanti in questi momenti di crisi . La presenza del sindaco a Rufoli era un’occasione troppo ghiotta per non affrontare il tema del neonato comitato “Citta collinare” che chiede una maggiore attenzione per queste zone. Interventi come la piazza di Rufoli costituiscono, di fatto, una risposta.

«Per la verità questo è un intervento partito un paio di anni fa, al di là dei comitati. Qui - ha detto il sindaco – abbiamo realizzato 50 alloggi bellissimi, con destinazione sociale ed è l'intervento gemello rispetto a quello fatto a Sant'Eustachio e che ci ha consentito di eliminare il cosiddetto “villaggio dei Puffi”. Questi 50 appartamenti di edilizia sociale, per i quali si sta elaborando la graduotatoria degli assegnatari, vengono arricchiti ulteriormente da questa splendida piazza, che ha anche una funzione di sagrato per la chiesa di San Michele. E avrà una grande funzione di aggregazione sociale, perché come sapete nei rioni collinari si fanno sagre e feste popolari che noi cerchiamo di incentivare».

De Luca ha poi annunciato i prossimi interventi. «A breve partiremo con il contratto di quartiere per Matierno e Fratte e già a luglio bandiremo la gara per la variante, che consentirà a chi deve raggiungere Ogliara di non dover attraversare il centro abitato di Matierno. Come amministrazione manteniamo grande attenzione per queste zone come pertutti i quartieri». De Luca, dunque, ha confutato la tesi dei rioni collinari abbandonati. «Mi pare del tutto evidente – ha detto - che non è così. Poi lo stesso termine abbandonati è una cosa che era in voga decenni fa». E a chi gli ha fatto notare che il comitato minaccia addirittura un referendum per sancire la secessione e il passaggio con San Mango, De Luca ha risposto con sarcasmo: «E sì, la facciano. Si possono dare, come dire, anche alla clandestinità».

Parole che non sono affatto piaciute al comitato “Città collinare”, che attraverso il portavoce Leonardo Gallo, prende atto «delle difficoltà del sindaco di riuscire ad ascoltare le sofferenze di alcuni cittadini del territorio», e deve constatare che non è stato colto lo spirito di iniziativa di chi ha fatto «proposte concrete per dare sollievo alla vita quotidiana dei residenti delle frazioni collinari». Il comitato definisce rozzo l’invito alla clandestinità e ritiene tale battuta «infelice e greve, tipica di chi non conosce i fatti, non ha argomenti e parla a vanvera».

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