«Vogliamo una città più sicura»

Il neo eletto Servalli indica le priorità: serve puntare molto sul rilancio del settore turistico

CAVA DE’ TIRRENI. 48 anni, sposato e con due figli. Il sindaco neoeletto Vincenzo Servalli, di tradizione liberal socialista, ha iniziato a fare politica circa venticinque anni fa e, nella giornata seguente al suo successo elettorale, ha mostrato di avere le idee ben chiare sulle azioni da portare avanti per il bene città. La sua priorità è quella di rendere migliore la vita dei Cavesi. Per fare questo, sono tre le direttrici sulle quali si muoverà per rendere la città più sicura, più pulita e più bella.

Quali sono le azioni che intraprenderà nei primi cento giorni di governo?

Dobbiamo rendere Cava una città più bella, in modo che tornino ad animarla anche i visitatori dei paesi limitrofi; questo darà respiro al commercio, all’artigianato ed alla piccola impresa locale. Inoltre l’obiettivo è anche quella di renderla pulita, incentivando la raccolta differenziata ed attuando la strategia di “rifiuti zero”. Infine pensiamo ad una città sicura e, da subito, sarà nominato un nuovo comandante di polizia municipale e saranno valorizzate le professionalità presenti nel comando.

Nel suo programma elettorale ha dichiarato che uno dei suoi principali obiettivi è la riduzione della spesa ….

Sì e per fare questo, a stretto giro, sarà nominato un commissario alla “spending review”, che sarà un collaboratore esterno dell’assessorato al Bilancio Adesso che è sindaco, cosa ne farà della Cofima, l’ex area industriale acquistata dall’amministrazione Galdi?

Lei, nel ruolo di consigliere Pd, ha sempre criticato aspramente tale operazione …

Sicuramente sull’area ex Cofima non sorgerà alcun ospedale, come sosteneva il sindaco uscente. E se da una parte cercherò di recuperare i soldi profusi in questa operazione per risarcire i cittadini, dall’altra, in prospettiva, penso che quell’area possa diventare un luogo per insediamenti di attività produttive e laboratori artigianali.

Il suo Consiglio è composto soprattutto da giovani. La loro inesperienza La preoccupa?

No, anzi. I giovani rappresentano un valore aggiunto in termini di entusiasmo, creatività ed innovazione. Elementi, questi, indispensabili per il cambiamento che ho in mente. Peraltro si tratta di giovani professionisti che daranno un contributo fattivo all’azione amministrativa.

È stato eletto dal 60,59%. Si aspettava di riportare una vittoria così schiacciante?

Devo dire che un po’ me lo aspettavo. In questa lunghissima campagna elettorale, iniziata con le primarie, ho colto un desiderio di cambiamento e le nuove speranze, di cui mi sono fatto interprete, soprattutto delle giovani generazioni. E sono loro che mi hanno votato in massa. Rispetto all’elezione di due settimane fa,

Lei ha guadagnato oltre 5mila voti, mentre il suo antagonista solo mille? Chi pensa l’abbia votata al ballottaggio?

Mi hanno votato tutti coloro che hanno ritenuto indispensabile un cambiamento per Cava e che hanno visto, in me, il possibile fautore di quella svolta, anche grazie ai rapporti istituzionali che sarò in grado di garantire.

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