«Vogliamo giustizia per Marziano» 

Il cognato dell’autotrasportatore: Determinanti il fattore tempo e la negligenza

SAN MARZANO SUL SARNO . «Vogliamo chiarezza e soprattutto giustizia per il nostro Marziano». A parlare è Armando Del Prete, il cognato dell’autotrasportatore di San Marzano sul Sarno deceduto per un presunto caso di malasanità all’ospedale “Umberto I” di Nocera Inferiore. «Noi sappiamo di cosa è morto Marziano, ma crediamo che il fattore tempo e la negligenza di alcuni professionisti siano stati determinanti in questo decesso. Mio cognato, curato in tempo, poteva essere ancora la sua famiglia».
Del Prete conferma che nelle prossime ore la famiglia Schiavone presenterà una denuncia per chiedere di fare luce sulla morte del camionista. «Marziano non aveva mai avuto problemi cardiaci. È arrivato all’ospedale “Umberto I” alle 20.30 del 16 febbraio scorso ed è stato visitato dai medici solo tre ore dopo. Dimesso per sbaglio, ha iniziato le terapie solo alle 5 del mattino del 17 febbraio. Sono tempi troppo lunghi per chi ha problemi di cuore. Si sono accorti che avevano sbagliato solo dopo che l’hanno fatto tornare a casa, costringendogli a fare tre piani di scale a piedi per rientrare nella sua abitazione di via da Procida. Adesso, dopo il momento dei funerali, interesseremo del caso magistratura e forze dell’ordine. Non credo che in questi casi si debba riesumare il corpo, basteranno le cartelle cliniche per capire che mio cognato è stato vittima di qualcosa di incredibile».
Ieri mattina alle 9.30, nella chiesa di San Biagio a San Marzano sul Sarno, si sono tenuti i funerali di Marziano Schiavone, poi sepolto nella cappella di famiglia. Lascia la moglie Giorgia Gagliardi e il figlio Michele, con cui abitava da tempo ad Angri dove si era trasferito. «Era un uomo onesto e un gran lavoratore. Ha dedicato tutta la sua vita alla famiglia – conclude il cognato – Pretendiamo giustizia».
Domenico Gramazio
©RIPRODUZIONE RISERVATA.