la storia

Vive tra rifiuti ed escrementi Sos dei residenti: «Aiutatelo»

Dramma della disperazione nel cuore del centro storico dove un sessantenne del posto ha eletto a proprio domicilio una cantina abbandonata senza nè acqua e nè luce in un immobile alle spalle della...

Dramma della disperazione nel cuore del centro storico dove un sessantenne del posto ha eletto a proprio domicilio una cantina abbandonata senza nè acqua e nè luce in un immobile alle spalle della chiesa di San Francesco. Un piccolo spazio in cui sono ammassate coperte, scarpe, rifiuti, mozziconi di sigarette, ed escrementi vari. A segnalare questa triste vicenda è la signora Anna F. che abita a pochi metri da quel tugurio, e che insieme ad altri residenti chiedono l’intervento dei servizi sociali per identificare l’uomo e trovare per lui una idonea sistemazione, e all’ assessorato all’Ambiente di bonificare l’intera area in cui non mancano rifiuti abbandonati e ratti di grosse dimensioni che costringono le persone a tenere le porte delle abitazioni sempre sbarrate per paura che possano entrare in casa.

«La situazione – ha dichiarato Anna F. - è diventata insostenibile: bisogna intervenire subito sia per rimuovere i rifiuti che per aiutare chi dorme in quelle condizioni, un essere umano non merita tanta sofferenza. Ora le temperature si abbasseranno e la preoccupazione che possa accadergli qualcosa è tanta. Potrebbe avere bisogno di cure mediche ma nessuno ha il coraggio di avvicinarsi». All’ esterno della stanza-tugurio, protetta da due pesanti porte di ferro, l’aria è pesante e acre è l’odore di sporco e di urina. A pochi metri un cumulo di rifiuti segna il confine con un’altra traversina chiusa da anni a causa di lavori in corso mai terminati. Inoltre l’accesso che conduce a quella sorta di rifugio sotterraneo una volta era sbarrato da un muretto, da cui sono stati tolti alcuni mattoni in modo da potere avere un facile accesso. L’ uomo, secondo le testimonianze raccolte tra i residenti, si aggirerebbe in zona prevalentemente di sera, in orari particolari, quando le probabilità di incontrare qualcuno sono basse, per andare dritto in quello spazio al cui interno le cui condizioni di vita sono assolutamente proibitive. In città non è la prima volta che si registrano casi in cui qualche clochard occupa una struttura diroccata trasformandola poi in casa.

Gerardo Sorgente