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Vitellini lanciati nel fiume Terzo caso in pochi giorni

CAPACCIO. Ennesimo rinvenimento di una carcassa di vitello di bufala lungo il litorale di Paestum. Si tratta della terza macabra scoperta nel giro di appena due settimane nella zona costiera di...

CAPACCIO. Ennesimo rinvenimento di una carcassa di vitello di bufala lungo il litorale di Paestum. Si tratta della terza macabra scoperta nel giro di appena due settimane nella zona costiera di Capaccio. L’ultimo ritrovamento è avvenuto ieri nella contrada marittima della Licinella, alla foce del fiume Capodifiume.

Il sospetto è che l’animale sia stato scaricato nel fiume dallo stesso allevatore, proprietario di tutti e tre i capi. In tutti e tre i casi i vitellini avevano al collo la medesima tipologia di corda.  

Potrebbe dunque trattarsi del gesto di qualche allevatore che, in questo modo barbaro e incivile, si è disfatto dell’animale probabilmente maschio e, non produttivo.

«La carcassa del povero animale - afferma Maurizio Paolillo, consigliere delegato alla fascia costiera del Comune di Capaccio - è stata rimossa dalla riva e sarà recuperata da parte dell’Asl per essere smaltita».

Ormai ci si trova di fronte ad una vera mattanza: negli ultimi due mesi sono stati oltre una decina i vitellini di bufala buttati nel fiume e trascinati dalla corrente fin sul litorale di Paestum.

Sono stati effettuati dai sanitari del servizio veterinario dei prelievi di campioni di pelle per la ricerca del dna per risalire all’allevamento da cui proviene attraverso l’anagrafe bovina.

Un fenomeno di inciviltà, sul quale è in corso un’inchiesta avviata dalla capitaneria di porto di Agropoli dopo la denuncia presentata dal Comune le scorse settimane, a seguito del primo rinvenimento di una carcassa sulla spiaggia.

I militari della guardia costiera, agli ordini del tenente di vascello Rosario Florio, hanno proceduto con dei sopralluoghi effettuando anche dei rilievi aerei.

Nel caso in cui venissero identificati gli autori dell’abbandono dei vitellini scaricati nel fiume e dunque soppressi non solo saranno denunciati per inquinamento e maltrattamento animali, ma anche sanzionati con una multa di circa 3mila euro.

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