IL CASO

Visita di invalidità “lunga” 304 chilometri

Da Sapri nuova denuncia all’Inps per il viaggio disagevole a Salerno a cui sono costretti i cittadini con difficoltà motorie

SAPRI - Come fa un paziente che non deambula a raggiungere il capoluogo salernitano per una visita di accertamento Inps? Non può, almeno non in autonomia. È questa la situazione paradossale che vivono molti pazienti del basso Cilento dall’inizio della pandemia. L’iter attuale, infatti, prevede che il paziente si rechi nella sede di Salerno per sottoporsi a visita della Commissione Medica Invalidi Civili. Una peregrinazione lunga 304 chilometri, complicata per chi è in precarie condizioni di salute, impossibile per chi non può camminare ed è totalmente inabile. È successo di nuovo, alcuni giorni fa, a una donna di Sapri, Clementina Delli Carpini , di 62 anni, riconosciuta “non in grado di deambulare', contattata dall’’Inps per la visita medica di accertamento della permanenza dei requisiti sanitari.

L’invito all’appuntamento è fissato per il 26 marzo alle 9.10 presso la sede di via Aquaro a Salerno per sottoporsi alla visita di invalidità civile. Ma la donna è totalmente inabile, costretta alla sedia a rotelle e in questo periodo particolarmente fragile, anche a causa dell’emergenza sanitaria in atto, che aggraverebbe ulteriormente il quadro clinico. A denunciare la vicenda è lo Spi Cgil di Sapri, al quale la donna si è rivolta. «Non doveva essere chiamata a visita di controllo. - fa sapere Gerardo Triani , responsabile zonale del Sindacato Pensionati Italiani Cgil - Non e’ giustificata nessuna richiesta di modello D da parte dell’Inps. La signora è totalmente inabile a qualsiasi attività secondo il verbale per il riconoscimento della indennità». Sul piede di guerra lo Spi Cgil di Sapri: «Sono situazioni inaccettabili ».

Il disagio riguarda anche gli invalidi che devono sottoporsi a visita nel capoluogo. Consentire che lo si faccia senza l'odissea di centinaia di chilometri: questo l’appello del responsabile locale Triani che ha chiesto ancora una volta di affrontare il tema della riattivazione della commissione medica invalidi civili a Sapri anche nel periodo attuale, attrezzandosi con tende pre-triage adiacenti alla sede. All’inizio della pandemia da Coronavirus l’Inps ha sospeso infatti - per il periodo dell’emergenza - le visite della commissione medica invalidi civili a Sapri, dove il servizio dal 2018 è attivo una volta alla settimana. I servizi forniti nella città della Spigolatrice sono quelli relativi agli accertamenti dell’invalidità civile e anche quelli di revisione. Questo fino allo scorso febbraio: poi la sospensione e la possibilità di usufruire del servizio solo raggiungendo Salerno. «Per i cittadini è un diritto alla salute - ha ribadito Triani - e l'Inps deve accontentarli». In più ci sono le rigide norme contro il Covid che impongono alla popolazione di evitare spostamenti. La speranza è che la burocrazia statale capisca la gravità del caso e riesca a venire incontro alle richieste di Clementina e di centinaia di persone affette da disabilità motoria.

Marianna Vallone