Visione artificiale, robot in strada al campus 

“Vive” grazie a un software sviluppato dagli studenti di Ingegneria informatica per gareggiare alla Vision cup 

Si chiama Duckiebot il piccolo robot del MIT (Massachusetts institute of technology) che è stato visto aggirarsi all’Università di Salerno, presso l’atrio della facoltà di Ingegneria. Dotato di “gambe” o, per meglio dire ruote, “occhi”, in una piccola telecamera e “cervello artificiale”, il computer Raspberry PI3 su cui è stato installato il software realizzato dagli studenti della laurea magistrale in Ingegneria informatica.
Duckiebot è stato protagonista dell’ VIII edizione della Robot vision cup, la gara di robot vedenti, a cura dei professori Mario Vento e Gennaro Percannella, nell’ambito del corso di Modelli e sistemi per la visione artificiale. Gli studenti, che hanno messo sul campo le avanzate tecniche di intelligenza artificiale e machine learning acquisite durante il corso di studi, si sono sfidati in una competizione a squadre, promossa a livello internazionale dal prestigioso MIT: il software è stato progettato per consentire al Duckiebot di muoversi in modo autonomo, seguendo le regole del codice della strada lungo un percorso dotato di segnaletica stradale orizzontale e verticale. Nell’allestimento della pista sono state predisposte strade e percorsi, segnali stradali e obblighi da seguire per il movimento; infine, delle strisce pedonali su cui fermarsi, per dare precedenza ai pedoni in transito.
La “didattica del sapere” che lascia il passo alla “didattica del saper fare”, con questo intento è nata l’iniziativa, ossia la teoria nel campo della visione robotica intelligente applicata a problemi reali, alla frontiera della ricerca scientifica e del trasferimento tecnologico. Sei le squadre in gara (Do it by yourself, Zio Paperone, DuckBusters, DuckStroyer, Duck and Run, Angry Ducks) che si sono destreggiate in tre manche, ognuna con un grado di difficoltà maggiore. Ai vincitori sono stati assegnati un premio di 1000 euro (al primo classificato, squadra Zio Paperone) e borse di studio, telecamere della Serie X – su cui è possibile installare software analisi video – agli studenti selezionati dalle altre squadre, che decideranno di continuare con l’attività di tesi in Visione artificiale. Tre gli sponsor industriali d’eccezione, per questa nuova edizione: Hanwha Techwin, Micron Technology e A.I. Tech, spinoff universitario operante nel settore della Visione artificiale.
«Un’esperienza importante per gli studenti, perché – ha commentato il professore Mario Vento – consente di acquisire competenze nella progettazione di sistemi avanzati nel settore della visione artificiale, lavorando sul campo, intorno ad un problema che suscita oggi un grande interesse industriale, come quello della guida autonoma degli autoveicoli. Altrettanto importanti sono i soft skills che un progetto di questo genere consente di sviluppare, come la capacità di lavorare in gruppo su un obiettivo e di sana competitività tra i diversi gruppi, nel tentativo di trovare la migliore soluzione al problema».
Rosita Sosto Archimio
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