Violenze sulla ex moglie 57enne rinviato a giudizio

Minacce e pestaggi erano andate avanti per anni malgrado le denunce di lei Intimidazioni anche nei confronti di un vigile urbano presunto amante

A giudizio con le accuse di violenza sessuale e mancato rispetto degli obblighi di sostentamento dei figli il processo per il 57enne nocerino A. V., più volte denunciato dalla ex moglie marocchina, già processato e condannato in primo grado per l’accusa di tentato omicidio nei suoi confronti a sette anni e sei mesi di reclusione. L’episodio chiuso in fase preliminare dal rinvio a giudizio del gup risale al settembre 2009, quando la donna fu obbligata ad avere rapporti sessuali col suo ex marito, che in quel periodo, come contestato in un ulteriore capo di imputazione, non versava gli alimenti dopo la separazione a lei e ai loro quattro figli.

La vicenda, autonomamente finita al dibattimento rispetto ai fatti precedenti, matura in un contesto di rapporti difficili, con la donna che intratteneva una relazione con un tenente dei vigili urbani, viveva stabilmente in una casa famiglia e non voleva tornare dal suo ex marito, pluripregiudicato per ricettazione, furto, mancato versamenti degli alimenti e associazione a delinquere.

In una circostanza legata alla tumultuosa fine del rapporto, l’attuale indagato trovò a casa una busta con degli indumenti maschili che appartenevano al terzo “incomodo”, rinfacciò la cosa alla moglie e la minacciò pesantemente. Altre denunce sporte dalla donna ricostruiscono serie di botte e pestaggi confermati da referti medici, offese, ingiurie pesantissime e atti di violenza compiuti dal suo ex, che non voleva rassegnarsi alla fine del rapporto. L’uomo sarebbe arrivato a chiedere alla donna di prostituirsi, inveendo pubblicamente contro di lei.

Nel novembre 2009assalì la moglie a colpi di lama ferendola seriamente con una prognosi di oltre 20 giorni, con la successiva inchiesta per tentato omicidio chiusa con la condanna in primo grado davanti ai giudici di Nocera Inferiore. Il 55enne autore dell’accoltellamento fu arrestato qualche giorno dopo il fatto, dopo diversi giorni di irreperibilità per poi consegnarsi ai carabinieri. L’uomo accoltellò la donna una mattina del 2009 in via Leopardi a Pagani, nei pressi del cimitero, raggiunto poco dopo dal fermo di indiziato di delitto, col movente legato anche allora alla rottura dei rapporti coniugali.

La donna a sua volta successivamente fu arrestata nell’ambito dell’operazione “Thirty Days 2”, parte di un sodalizio che regolarizzava con un sistema truffaldino i clandestini. In quel periodo la donna marocchina si allontanò con il tenente della polizia locale appena prima di finire in manette, per coincidenza, poco dopo l’agguato dell’ex marito. L’uomo affronterà il processo per violenza sessuale fissato il prossimo 24 ottobre 2013.

Alfonso T. Guerritore

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