Violenze su donne e minori Padula sarà “parte civile” 

La giunta comunale ha accolto l’invito della consigliera regionale di parità Nel Vallo di Diano in un anno 80 persone hanno chiesto aiuto per gli abusi subiti

PADULA. L’amministrazione comunale della città della Certosa si schiera al fianco delle donne e dei minori vittima di violenze e lo fa annunciando di valutare la costituzione di parte civile nei processi penali dove risulta che i reati di violenza nei confronti di donne o minori sono stati commessi a Padula. La decisione è stata ufficializzata nei giorni scorsi con una delibera della giunta comunale presieduta dal primo cittadino Paolo Imparato. L’amministrazione comunale è la prima del Vallo di Diano ad aver accolto l’invito di Marianna Lomazzo, consigliera di parità della Regione Campania che ha chiesto ai Comuni di deliberare un atto di indirizzo che impegni l’ente a costituirsi parte civile nei procedimenti penali per femminicidio e atti di violenza nei confronti delle donne o dei minori, assicurando la sua disponibilità a partecipare in veste istituzionale e gratuitamente all’eventuale commissione tecnica istituita per valutare i singoli casi.
«Abbiamo accolto l’invito della consigliera di parità - hanno spiegato i componenti della giunta comunale padulese - perché siamo convinti che i comuni possano e debbano trasformare gli interessi diffusi e generici dei cittadini in propri interessi specifici ponendo in essere tutte le azioni giuridiche utili e necessarie per tutelare le vittime e preservare il proprio territorio da fenomeni di violenza nei confronti delle donne e dei minori e noi come Comune intendiamo assumere l’impegno concreto a contrastare il fenomeno della violenza sulle donne e sui minori. Anche il nostro paese non nasconde né minimizza gli atti di violenza sulle donne, sui minori e sui soggetti più vulnerabili che vivono nel nostro territorio e intendiamo rispondere con i mezzi, leciti ed incisivi, che la legge mette a disposizione».
L’amministrazione comunale valuterà la costituzione di parte civile del Comune nei processi penali per femminicidio e atti di violenza nei confronti delle donne o di minori che vedano il Comune di Padula come luogo dove sono stati commessi i reati.
I casi di violenza nei confronti di donne sono diversi e interessano buona parte dei comuni del comprensorio, questo è quanto emerge dell’attività del centro antiviolenza Aretusa, attivo da circa un anno e che fino ad ora ha avuto modo di ascoltare, supportare e aiutare circa 80 donne che hanno subìto e subiscono minacce, abusi, violenze.
Erminio Cioffi
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