Violenze e abusi sessuali Ventitreenne a processo 

Fisciano, il giovane è finito nei guai dopo la denuncia della sua ex compagna La ragazza durante la relazione costretta a subire angherie di ogni genere

FISCIANO. Botte, abusi sessuali, offese, minacce e continue estorsioni hanno caratterizzato la violenta storia tra il 23enne Vincenzo C. e la sua compagna, costretta a subire le conseguenze di una relazione malata, divenuta pericolosa e ora finita davanti al Tribunale di Nocera Inferiore.
Il giovane di Fisciano, imputato delle singole contestazioni, dovrà difendersi dalle accuse di estorsione, con minacce di morte, percosse selvagge commesse e lesioni per ottenere denaro quotidianamente, violenza sessuale, per aver costretto la sua ragazza a subire atti sessuali «trattenendole la testa in modo da impedirle la difesa, con il capo bloccato sul suo membro», e stalking, in particolare «per aver carpito la buana fede della fidanzata ed aver iniziato una relazione sentimentale, tra minacce, botte inferte per futili motivi, cagionandole un perdurante stato di ansia e paura, ingenerando in lei un fondato timore per la incolumità propria e dei suoi familiari»
I fatti si riferiscono al periodo compreso tra il 2015 e il 2016, con l’aggravante di aver commesso il fatto nei confronti di una persona legata da relazione affettiva. La donna, dopo aver subito la lunga serie di violenze e soprusi, ha reagito, presentando denuncia per chiudere un capitolo divenuto un incubo nella sua vita
Il pm Valeria Vincivo ha chiesto e ottenuto per il giovane imputato il rinvio a giudizio, col processo accordato dal gip e fissato davanti alla sezione collegiale del Tribunale di Nocera Inferiore. In quella sede, la vicenda dolorosa verrà affrontata in dibattimento, con le deposizioni dei testimoni e della parte offesa, chiamata a confermare e riferire sulle circostanze gravissime esposte nella denuncia.
L’indagine comprende anche una serie di referti che in diverse circostanze riportano lesioni al naso, alla spalla, agli arti superiori e inferiori, tutti con una manciata di giorni di prognosi su indicazione dei medici di guardia al pronto soccorso dell’ospedale. La ragazza ventinovenne era legata al giovane da una relazione affettiva: avrebbe subito secondo le accuse le gravi angherie, costituite da colpi violenti continui, urla, minacce di morte, intimidazioni e offese, culminate in vere e proprie aggressioni fisiche addirittura con un episodio di violenza sessuale. Di questi singoli quattro capi d’accusa formalmente contestati, il giovane risponderà pubblicamente, nel processo disposto dal gip. (a. t. g.)