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Violenze di genere, il Comune parte civile

MONTECORVINO ROVELLA. L’amministrazione comunale di Montecorvino Rovella si costituirà parte civile per reati di abuso e di violenza su donne, minori e soggetti deboli perpetrati sul territorio...

MONTECORVINO ROVELLA. L’amministrazione comunale di Montecorvino Rovella si costituirà parte civile per reati di abuso e di violenza su donne, minori e soggetti deboli perpetrati sul territorio comunale. Questo è quanto si legge nella delibera approvata qualche giorno fa dall’esecutivo guidato dal sindaco Egidio Rossomando. La valutazione da parte della giunta di costituirsi parte civile in procedimenti penali per reati contro le donne e contro i minori e in generale contro le fasce sociali più deboli, avverrà di volta in volta ed esaminando le singole circostanze.
«Questo documento – afferma il vicesindaco Marisa Stabile – vuole essere un aiuto concreto per tutte quelle persone che subiscono violenze. Vogliamo far capire alle donne, ma non solo, che subiscono soprusi che non sono da sole, ma, al loro fianco troveranno le istituzioni. Da qualche mese – evidenzia – è attivo al nostro Comune e nei giorni del lunedì e mercoledì, lo sportello antiviolenza dove tutti possono rivolgersi». L’iniziativa è stata messa in campo grazie alla collaborazione offerta dall’associazione F.e.d.r.a. presieduta dall’avvocato Stefania Forlani.
Sull’argomento è intervenuta anche l’assessore alle pari opportunità, Maria Sguazzo: «Su questo terreno il ruolo dell’Ente locale è fondamentale, per cui la scelta precisa di non lasciare sola la vittima di violenza, sia in sede di assistenza psicologica e logistica, ma anche legale, è un dovere per ogni buon amministratore». «L’intervento di contrasto alla violenza sulle donne – afferma il primo cittadino Rossomando - deve necessariamente dispiegarsi sia sul terreno culturale, per diffondere e fare affermare una cultura di rispetto della persona e di ripudio della violenza come forma di sopraffazione del più debole, sia sul terreno concreto giudiziario».
Già nel 2008, la Corte di Cassazione con la sentenza numero 38835, ha precisato che «il Comune, organo interessato alla repressione dei reati di natura sessuale commessi all’interno del suo territorio, ha titolo per costituirsi parte civile nei confronti dell’imputato a cui sia stato addebitato il reato di violenza sessuale».
Roberto di Giacomo
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