Violenza sulle Donne, One Fashion: «Bene denunciare»

Valeria Schiavone, come mai la One Fashion ha deciso di aderire all’iniziativa?

Quello della violenza sulle donne è un argomento importante, in particolar modo in questo periodo e dopo questi due anni di pandemia. Non sempre il contrasto della violenza ha il suo giusto peso e, purtroppo, viviamo ancora in una società dove la parità di genere è solo a parole.

Cosa è cambiato nei rapporti uomo/donna sul posto di lavoro?

Il ruolo della donna nel mondo del lavoro non è riconosciuto come quello di un uomo. Eppure noi donne, nell’arco di una sola giornata siamo in grado di vestirci di più ruoli contemporaneamente, gestendo attività e famiglie, senza che però questo venga riconosciuto come davvero merita.

Lavorando a stretto contatto con diversi clienti, è una realtà per lei.

Siamo nel 2022 ma la nostra mentalità è ferma a molti anni fa. Le donne devono essere incoraggiate ancora ad avere più rispetto in diversi ambiti. Non si tratta solo di violenza fisica, verbale o di abusi subiti, ma della violenza di genere sotto ogni sfaccettatura. Si parla di discriminazione sociale. Purtroppo, esistono ancora persone che mettono in essere parole o gesti che non dovrebbero esistere.

Si riferisce a qualche episodio in particolare?

All’interno della mia attività ci sono persone con orientamenti sessuali diversi. Nessuno di noi ha mai subito abusi ma, ci siamo trovati in situazioni di disagio in diverse occasioni.

Cosa può essere ancora fatto in termini di lotta alla violenza di genere?

Nel mio piccolo ho sempre avuto il desiderio di realizzare un’associazione contro le discriminazioni di genere, le violenze. Parlare e denunciare è sicuramente un passo importante per chi è costretto a subire queste discriminazioni; il secondo è quello di proteggere e tutelare. Questo è il più importante di tutti. Ogni persona, ogni donna, dovrebbe avere la possibilità di sentirsi libera e protetta nella società in cui vive.

(f.d’a.)