LA CAMPAGNA

Violenza sulle donne, Carmine Vassallo: «La tragedia di Anna diventi una scossa per dire “mai più”»

L'amministratore di Salernum Conad: «Pene severe per chi commette femminicidio»

SALERNNO - Carmine Vassallo, come mai il gruppo Salernum Conad ha scelto di schierarsi contro la violenza sulle donne?

La Conad, anche a livello nazionale, è sempre stata attenta alle tematiche del sociale, per i più deboli e contro le ingiustizie. Sono troppi anni che le donne vivono e subiscono violenze quotidiane, di ogni genere. È quasi un obbligo per ognuno di noi, come cittadini, schierarsi dalla loro parte e avere maggiore sensibilità verso questi temi. Io sono di Pontecagnano Faiano, ho vissuto in prima persona il dramma di Anna Borsa e resto sempre sconcertato dalla cattiveria e dalla crudeltà di un uomo. Nonostante il mio sia un pensiero comune, nonostante la grande sensibilizzazione di tutta la comunità, nonostante tutto atti del genere non sono stati ancora eliminati.

Avete preso parte o organizzato altre iniziative per tutelare le donne?

Questa è la prima volta che prendiamo parte ad una iniziativa pubblica, la prima partecipazione diretta insomma. Negli anni il gruppo Conad ha sempre realizzato iniziative di carattere nazionale che poi, indirettamente, si sono riversate sui gruppi locali e di riflesso anche a Salerno. Come dicevo, siamo da sempre al fianco dei temi sociali.

Cosa potrebbe essere ancora fatto per superare le violenze di genere?

Sicuramente, non a caso dopo l’episodio di Anna, le pene per chi commette tali violenze, tali aggressioni o omicidi, devono essere severe, ferree. Chi è carnefice e commette questi atti deprecabili deve essere punito. Noi come singoli, come comunità, dovremmo impegnarci a lavorare di più su queste tematiche. Inutile nascondersi, veniamo da retaggi culturali tendenzialmente maschilisti. Dobbiamo realizzare che la donna non è una proprietà, la donna è un essere libero esattamente come un uomo, capace di scegliere per se stessa e la propria vita liberamente. Ci vorrà tempo ancora perché questa mentalità cambi per far spazio ad una cultura e a una società più libera rispetto ad ora.

(fda)