Violenza sessuale sulla nipotina 

L’anziano abusava della bimba e di un’amichetta. In cella anche la madre della piccola: lo “copriva”

ROCCAPIEMONTE. Violenza sessuale aggravata su due bambini, arrestato un nonno e la madre di una delle vittime. Drammatica storia di abusi sessuali su minori a Roccapiemonte, che nelle scorse ore ha visto finire in carcere un sessantanovenne, da poco trasferitosi a Nocera Superiore, e la figlia, che vive a Roccapiemonte. È proprio la cittadina dell’Agro il centro dove questa terribile storia sarebbe andata avanti per almeno due anni, dal 2015 al 2017, e sarebbe venuta fuori grazie al coraggio di un cittadino che ha segnalato ai servizi sociali del Comune quanto aveva appresso. Gli assistenti sociali hanno trasmesso una relazione alla procura di Nocera ed è scattata l’indagine, diretta dal sostituto procuratore Gaetana Amoruso e affidata ai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria, agli ordini del luogotenente Alberto Mancusi.
I protagonisti di questa vicenda, padre e figlia, già erano stati coinvolti in un episodio di violenza sessuale, dove l’uomo fu condannato a 12 anni di reclusione (scontati otto nel 2015) in via definitiva per aver abusato della figlia quando era minorenne: oggi, quella che fu la vittima sarebbe diventata la sua complice nei presunti abusi sulla nipote. I militari hanno appurato che l’anziano avrebbe commesso vari atti di libidine violenta nei confronti della nipotina, figlia della figlia, approfittando sia dell’età (nove anni) della piccola sia del rapporto di fiducia che esisteva tra i genitori e l’uomo. In pratica durante l’assenza del papà e della mamma della piccola, il sessantanovenne avrebbe abusato della bambina toccandola nelle parti intime. Pur avendo avuto notizia dalla vittima di quanto era accaduto, la mamma della minore avrebbe taciuto e addirittura non avrebbe impedito il ripetersi del comportamento del nonno con la figlia. Fatto ancor più grave, appunto, in quanto la stessa donna era stata vittima del padre quand’era minorenne e ora è madre della bambina presa di mira dal nonno. Dopo aver saputo dei fatti, la donna avrebbe consentito alla bimba di tornare a casa dei nonni.
L’uomo è stato arrestato anche per un’altra vicenda di abusi sessuali, quella relativa ad atti di libidine e quindi di violenza sessuale ai danni di un’altra bambina, sempre di nove anni, sua vicina di casa. Alla fine delle indagini, il gip Luigi Levita ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per i due sulla base degli interrogatori di numerosi testimoni oltre che dei riscontri investigativi. La bambina è stata affidata al padre.
Le turpi vicende sono maturate in un contesto sociale ed economico difficile, dove i genitori dei ragazzi vivono di lavori saltuari. Un disagio economico, però, che non è un attenuante: proprio allo stesso contesto appartiene il cittadino che ha segnalato l’accaduto ai servizi sociali.
A difendere entrambi gli indagati è l’avvocato Eduardo Sorrentino. «Sapendo dell’indagine in corso – ha affermato il legale – avevamo dato la massima disponibilità a collaborare. Sapevamo che fosse indagato solo il nonno della bimba e si era provveduto già alla nomina di un consulente di parte, uno psichiatra, per verificare la sussistenza dei fatti di cui all’indagine. Questa misura cautelare appare un fulmine a ciel sereno. Una volta letta la documentazione allegata al fascicolo del pubblico ministero, studieremo una linea per organizzare al meglio la difesa dei miei assistiti. Sottolineo solo che il nonno ha respinto le accuse e la madre era stata finora ascoltata solo come persona informata sui fatti».
Salvatore De Napoli
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