oliveto citra
Violenza sessuale sulla nipote Oggi l’interrogatorio
OLIVETO CITRA. Violenza sessuale su minore è la grave accusa. La vittima è la nipote quindicenne, figlia di un cugino. È atteso oggi l’interrogatorio di garanzia del cinquantenne di Oliveto Citra, P....
OLIVETO CITRA. Violenza sessuale su minore è la grave accusa. La vittima è la nipote quindicenne, figlia di un cugino. È atteso oggi l’interrogatorio di garanzia del cinquantenne di Oliveto Citra, P. S., finito in carcere l’altro giorno su ordine del gip Maria Zambrano del tribunale di Salerno.
La scorsa estate, durante una cena a casa della nonna, tra una portata e l’altra lo zio aveva fatto all’adolescente forti avances a sfondo sessuale. E non si era fermato agli apprezzamenti. Approfittando di un momento in cui si erano trovati soli, l’uomo finito in carcere a Fuorni l’avrebbe costretta a praticare atti sessuali contro la sua volontà. Solo dopo aver dato sfogo alla sua libido, il congiunto l’avrebbe lasciata andare, non prima di averle formulato le classiche minacce per tenere il silenzio. La ragazza è riuscita a tenersi dentro quel segreto che la tormentava per sei mesi. Le sue difficoltà, anche relazionali, non sono però sfuggite ai genitori. È stato poi un familiare a raccontare l’episodio accaduto durante le cena estiva. La ragazza l’ha poi confermato ai familiari. Il resto lo hanno appurato le indagini condotte dai poliziotti della Mobile di Salerno, sezione reati contro la persona, diretta dal vicequestore Lorena Cicciotti.
La denuncia è stata sporta formalmente a febbraio. L’attività investigativa ha consentito di raccogliere forti indizi a carico del cinquantenne.(m. l.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA .
La scorsa estate, durante una cena a casa della nonna, tra una portata e l’altra lo zio aveva fatto all’adolescente forti avances a sfondo sessuale. E non si era fermato agli apprezzamenti. Approfittando di un momento in cui si erano trovati soli, l’uomo finito in carcere a Fuorni l’avrebbe costretta a praticare atti sessuali contro la sua volontà. Solo dopo aver dato sfogo alla sua libido, il congiunto l’avrebbe lasciata andare, non prima di averle formulato le classiche minacce per tenere il silenzio. La ragazza è riuscita a tenersi dentro quel segreto che la tormentava per sei mesi. Le sue difficoltà, anche relazionali, non sono però sfuggite ai genitori. È stato poi un familiare a raccontare l’episodio accaduto durante le cena estiva. La ragazza l’ha poi confermato ai familiari. Il resto lo hanno appurato le indagini condotte dai poliziotti della Mobile di Salerno, sezione reati contro la persona, diretta dal vicequestore Lorena Cicciotti.
La denuncia è stata sporta formalmente a febbraio. L’attività investigativa ha consentito di raccogliere forti indizi a carico del cinquantenne.(m. l.)
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