Violenta lite, giovane accoltella lo zio

Il dramma in un’abitazione di S. Giuseppe al Pozzo: il pensionato è in gravissime condizioni, il 28enne fermato dalla polizia

Pomeriggio di terrore, quello ieri, a San Giuseppe al Pozzo, frazione periferica cittadina al confine con Nocera Superiore. Nel corso di una accesa discussione familiare, un giovane di 28 anni ha improvvisamente sferrato tre coltellate allo zio di 76 anni. Il pensionato ora è ricoverato in gravissime condizioni mentre l’aggressore è stato arrestato.

L’episodio si è verificato verso le ore 16, nei pressi del distributore di benzina della zona, al culmine di un litigio scoppiato pare, stando a una prima ricostruzione, per motivi economici. Non era la prima volta, peraltro, che i due litigavano. Era già accaduto circa un anno fa: anche in quella occasione l’anziano finì in ospedale dopo essere stato colpito alla testa dal nipote. E in più di una circostanza, a quanto pare, nell’edificio abitato dai due sarebbero stati costretti a intervenire gli uomini delle forze dell’ordine, per le urla e il carattere irascibile del 28enne, che peraltro vive a casa degli zii da molti anni, che si sono sempre cura di lui.

Ieri pomeriggio, l’ennesima lite. Stando alla ricostruzione, tutto sarebbe iniziato per una richiesta di danaro avanzata dal giovane ma respinta dall’anziano zio, probabilmente non in condizione di soddisfare le esigenze del nipote. Il “no” alla richiesta pare abbia scatenato l’ira e la violenta reazione del 28enne. E, nel volgere di qualche secondo, la situazione è precipitata. Il giovane ha impugnato un grosso coltello e ha colpito più volte lo zio. Il pensionato è stato raggiunto da alcuni fendenti al torace e si è accasciato al suolo, perdendo conoscenza. Tutto questo sotto gli occhi della moglie che, in preda al terrore, ha chiesto aiuto ai vicini di casa. Proprio grazie alla segnalazione di alcuni residenti, nell’abitazione sono giunti poco dopo gli agenti del locale commissariato di polizia, diretti dal vice questore aggiunto, Marzia Morricone, oltre agli operatori del “118” allertati per soccorrere il pensionato. L’uomo è stato trasportato in ospedale, dove le sue condizioni sono apparse immediatamente critiche. Dopo le primissime cure, il 76nne è stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva, dove si trova in prognosi riservata. L’uomo avrebbe riportato una doppia, grave, lesione ai polmoni che preoccupa particolarmente i medici. Il pensionato rischia la vita e i medici stanno facendo di tutto per salvarlo ma non potranno sciogliere la prognosi prima di un paio di giorni.

Intanto, nell’appartamento teatro della drammatica lite gli investigatori hanno bloccato il giovane trasferendolo nei locali del Commissariato: qui, il 28enne, apparso particolarmente turbato e confuso, è stato ascoltato fino a tarda sera. Non avrebbe saputo spiegare con chiarezza le ragioni del gravissimo gesto. Ma ora rischia un’accusa di tentato omicidio. Nell’abitazione, gli agenti della “scientifica”, contestualmente, hanno eseguito una serie di rilievi, anche fotografici, mentre i loro colleghi raccoglievano le testimonianze della moglie dello sfortunato pensionato e quelli dei vicini.

Le conseguenze della drammatica lite familiare hanno particolarmente scosso i residenti di San Giuseppe al Pozzo, dove ci si conosce in po’ tutti, provocando grande sconcerto.

Annalaura Ferrara

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