Violenta la nipotina di 4 anni: arrestato 41enne

Arrestato 41enne che abita nel quartiere Italia. Gli abusi commessi a casa dei nonni

• L’accusa è infamante: violenza sessuale aggravata ai danni di una minore. E come spesso accade in questi casi la violenza sarebbe stata consumata all’interno delle mura domestiche. L’ "orco", perché se il giudice confermerá l’accusa è cosi che bisognerá chiamarlo, è lo zio della bambina, il fratello della madre.

• I carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale di Salerno lo hanno arrestato ieri mattina. Si tratta di G.S., un 41enne originario dell’hinterland partenopeo e residente nel quartiere Italia. E’ ritenuto responsabile di violenza sessuale aggravata sulla nipotina di appena quattro anni.

• L’indagine, relativa a fatti commessi nei mesi di marzo e aprile del 2010, è stata avviata quando la bambina, giá seguita dai servizi sociali del Comune di Salerno per le precarie condizioni del suo nucleo familiare, ha confidato alle sue assistenti dell’esistenza di un "segreto brutto" relativo a dei "giochi brutti" che con lei faceva suo zio.

• Gli inquirenti definiscono "calmo, attendibile ed inquietante" il racconto successivamente reso alle assistenti sociali dalla bambina. Un racconto fatto di innumerevoli disagi maturati tra le mura domestiche, finanche per le carenti condizioni igienico-sanitarie, a causa dei quali la minore trascorre i fine settimana presso l’abitazione dei nonni dove vive anche lo zio materno. Ed è proprio in tale contesto, secondo quanto raccontato dalla bambina alle assistenti sociali, che è maturata la violenza sessuale. Lo zio avrebbe abusato almeno tre volte della bambina. Con il pretesto di giocare con la nipotina, l’avrebbe sottoposta a ripugnanti violenze sessuali.

• La piccola, secondo la ricostruzione effettuata dai carabinieri del Reparto operativo, agli ordini del tenente colonnello Francesco Merone, ha raccontato i fatti aiutandosi con dei disegni e con dei bambolotti. Dal racconto sarebbero emersi particolari raccapriccianti: in un’occasione lo zio ed un altro soggetto avrebbero coinvolto negli abusi anche una cuginetta della bambina, anch’essa in tenera etá, realizzando una violenza di gruppo.

• Ma c’è di più: più volte la vittima avrebbe raccontato a genitori e nonni i "giochi brutti" che era costretta a patire, incontrando però solo blande reazioni ed ammonizioni. E’ probabile, dunque, che i familiari non abbiano dato credito alle affermazioni della bambina.

• A conclusione dell’attivitá investigativa, nel corso della quale sono stati ascoltati anche gli insegnanti della bambina, i carabinieri hanno raccolto rilevanti elementi probatori a carico dell’indagato, grazie ai quali l’autoritá giudiziaria, diretta dal procuratore della Repubblica Franco Roberti, ha chiesto ed ottenuto l’immediata applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, per impedire che il reato fosse reiterato.

• All’alba i carabinieri del Reparto operativo hanno tratto in arresto G.S. mentre si trovava a casa dei genitori, proprio in quella camera dove in più occasioni avrebbe costretto la piccola nipotina a subire le violenze sessuali. L’arrestato attualmente si trova presso la Casa circondariale di Salerno a disposizione dell’autoritá giudiziaria.

• Nel caso il giudice confermasse la misura cautelare è molto probabile che G.S. sará trasferito nel carcere di Vallo della Lucania dove sono rinchiuse le persone che si macchiano di questi particolari reati sessuali consumati nei confronti dei minori.

• La loro presenza nella casa circondariale di Fuorni, infatti, non è tollerata dagli altri
carcerati. Dunque, anche per garantire l’incolumitá fisica dei detenuti che hanno abusato di minori, la magistratura dispone il loro trasferimento nell’istituto di pena della cittadina cilentana, "specializzato"per questo tipo di reati.
© riproduzione riservata