Villaggio di Natale, delibera da cambiare

Lo chiedono le opposizioni sostenendo che il Comune ha concesso molti benefit e ridotto la Tosap

«Più che il villaggio di Babbo Natale, questo mi sembra il villaggio dei babà di Natale». L’ironica espressione porta la firma del capogruppo di Forza Italia Roberto Celano che ieri mattina, insieme ai colleghi Giuseppe Zitarosa e Gianpaolo Lambiase, ha tenuto una conferenza stampa per denunciare alcune irregolarità relativamente alla manifestazione natalizia che si terrà nell’area dell’ex Salid.

Irregolarità tali da far chiedere la revoca della delibera di approvazione del progetto. «La prima cosa che voglio sottolineare – ha spiegato Celano – è che l’associazione InnovaSalerno, che promuove il progetto, è nata ufficialmente il 22 settembre ed ha presentato l’idea al Comune il giorno successivo. Ma c’è di più, presidente dell'associazione è Alessandra Francese, già candidata alle scorse comunali con i Progressisti, e moglie del presidente di una cooperativa che lavora per il Comune di Salerno. Mi sa tanto di un’attività che serve per rinvigorire il consenso e per dare qualcosa a chi si è messo a disposizione in campagna elettorale».

E a dimostrazione di ciò il consigliere elenca tutti i benefit che il Comune ha concesso all’evento: energia elettrica a spese del Comune, utilizzo dell’ex Fornace a titolo gratuito, pagamento della Tosap solo su 270 metri quadrati, possibilità di vendere pubblicità all’interno del parco e sponsorizzazioni per cifre che vanno da un minimo di 2mila euro a un massimo di 15mila euro.

«Questa delibera – ha commentato Gianpaolo Lambiase – è stata scritta in modo superficiale. Penso siano necessarie delle puntualizzazioni per capire la reale spesa sostenuta dal Comune ed eventuali incassi. Mi sembra una vera e propria operazione commerciale». A far storcere il naso anche il fatto che si sia proceduto con affidamento diretto, «nonostante avessimo deciso in commissione Annona che i progetti che coinvolgono spazi pubblici debbano prevedere un bando di gara», conclude sempre Lambiase.

«Non c’è nessun vantaggio per cittadini o per il Comune di Salerno – commenta ancora Giuseppe Zitarosa – c’è solo un’associazione che fa business». I consiglieri hanno fatto notare come a fronte di questi benefit e degli introiti derivanti dalla pubblicità, la manifestazione preveda anche il pagamento di un biglietto d’ingresso di sei euro e cinquanta centesimi. La denuncia dei tre consiglieri sarà anche oggetto di una commissione Trasparenza. «Faremo il possibile per fare chiarezza sulla vicenda», ha detto il presidente Antonio Cammarota.

Angela Caso

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