IL PROGETTO

Villa Romana di Sava a Baronissi, finanziati i lavori

Stanziati 500mila euro, La Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Salerno curerà il tutto

BARONISSI - Finanziati per 500mila euro i lavori di riqualificazione interna ed esterna della Villa Romana di Sava, a Baronissi. La Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Salerno curerà il progetto. La prima rata del finanziamento (150mila euro) è già disponibile presso il Segretariato Generale (Mic) dei Beni Culturali della Campania.

La prima rata del finanziamento è già disponibile presso il Segretariato Generale (Mic) dei Beni Culturali della Campania. L’importo concorrente fino a 500.000 euro sarà disponibile alle due prossime annualità. La Villa di Sava è una delle testimonianze archeologiche più importanti di tutta la Valle dell'Irno. Costruita nel I sec. a.C. nei pressi di una strada consolare, la Villa romana conserva dei bellissimi affreschi riconducibili al XV secolo. La Villa è anche conosciuta come “Catacombe”, poiché nell’epoca paleocristiana il complesso fu utilizzato come luogo di sepoltura. E' possibile ammirare il soffitto a cassettoni che decorava il triclinium-ninfeo e le tracce di opus reticulatum. Ma il vero punto di forza sono proprio gli affreschi, risalenti all’ultimo periodo del Medioevo: le bellissime figure dei Santi fanno pensare ad una netta trasformazione della Villa in luogo di culto. Tra queste sono degni di note gli affreschi dedicati a Santa Caterina d’Alessandria, a San Leonardo, un ciclo di tre raffigurazioni interamente riservato a San Giovanni e altre tre pitture dell’Arcangelo Gabriele, firmati e datati Giovanni da Fiesole 1424. Le sue strutture ipogeiche e romane furono sapientemente sfruttate nel XIV secolo per la costruzione della Chiesa di Sant’Agnese, patrona di Sava di Baronissi. Qui, le famiglie nobili del comune salernitano adottarono la Villa come zona di preghiera trasformando i suoi ambienti in cappelle gentilizie decorandole con pitture ex-voto.