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«Villa Calvanese, l’alienazione è un’idea»

CASTEL SAN GIORGIO. «Quella della valorizzazione e alienazione è un’ipotesi di lavoro e non è una cosa fatta. Inoltre è stata pensata proprio perché quella struttura possa essere mantenuta al meglio»....

CASTEL SAN GIORGIO. «Quella della valorizzazione e alienazione è un’ipotesi di lavoro e non è una cosa fatta. Inoltre è stata pensata proprio perché quella struttura possa essere mantenuta al meglio». Il commissario Roberto Amantea, in seguito alle ulteriori polemiche sulla struttura di Villa Calvanese ha ribadito la bontà del progetto. «Per altro – continua Amantea – è un’ipotesi di progetto che non ci costa nulla, a differenza di quanto ci sarebbe costato affidando il progetto ai tecnici esterni. Nessuno ha mai fatto una proposta operativa. Stiamo cercando di valorizzare quella struttura per tutti i cittadini», dice il commissario, rispondendo alle critiche dell’ex consigliere Michele Salvati.

«Villa Calvanese era stata data gratis a della gente che la sfruttava per propri fini – continua Amantea – e questi sono fatti. Quella della valorizzazione è una proposta di progetto che nasce da un’opportunità che lo Stato ha concesso agli enti locali per evitare di spendere soldi inutilmente. Il bando è organizzato dal Mef e dall’Agenzia del Demanio».

Poi Amantea torna alle polemiche e, con ironia, dice che «se qualcuno mi dà dello sceriffo, per me va bene se significa lavorare per la comunità e per la valorizzazione di bellezze come quella di Villa Calvanese».

Una polemica senza fine, quella inerente la storica zona di Castel San Giorgio, all’indomani dell’annuncio di una possibile partecipazione al bando statale che prevede una sorta di consulenza gratuita da parte del Mef circa le modalità di gestione della villa sangiorgese. Alcuni ex consiglieri non avevano digerito la questione, temendo che una gestione portata a 20 anni potesse essere troppo pesante.(d. s.)

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