Vigili ancora in stato di agitazione 

Rispoli (Csa): «Dovevano essere picchiati due agenti per ammettere i problemi»

Le tensioni tra agenti della polizia municipale e amministrazione comunale si sono stemperate, ma i vigili non hanno ancora sospeso lo stato di agitazione, riservandosi di verificare con mano quanto promesso nel corso della riunione che si è tenuta nel pomeriggio di mercoledì. Al vertice, convocato su richiesta delle organizzazioni sindacali dopo l’aggressione di due agenti avvenuta sul lungomare nel corso di un blitz contro l’ambulantato abusivo, c’era anche Angelo Rispoli, segretario generale della Csa Fiadel della provincia di Salerno, a rappresentare i lavoratori al cospetto del sindaco Enzo Napoli, degli assessori Roberto De Luca e Mimmo De Maio, della comandante dei vigili urbani, Elvira Cantarella, del responsabile del progetto sicurezza dell’Ente, Felice Marotta, della segretaria comunale, Ornella Menna, e del responsabile finanziario Loris Scognamiglio.
Durante l’incontro l’amministrazioneha ammesso l’esistenza di una problema sicurezza a Salerno, con il sindaco Napoli che ha parlato di un tavolo interforze permanente in Prefettura dopo la denuncia di vari episodi da parte dell’Ente al prefetto Salvatore Malfi. Procrastinata invece la discussione su “Luci d’Artista”, non ritenuta un’emergenza dal Comune e che verrà approfondita dopo il 20 ottobre con lo studio del nuovo dispositivo di traffico. Sulla ristrutturazione del comando di via dei Carrari e sulla nuova dotazione da dare agli agenti della municipale, tra cui armi, radio e divise, il sindaco ha assicurato che il tutto si sbloccherà entro fine mese. In stand-by, invece, resta il progetto di sorveglianza all’uscita delle scuole al termine delle attività didattiche, con i sindacati che attendono una proposta d’orario definitiva che però non vada a intaccare i già pesanti carichi lavorativi degli agenti.
Perplessità sono state espresse da Angelo Rispoli a causa dei pregressi impegni sottoscritti e non rispettati. «Sicuramente ci sono state prove dialogo e questo va sottolineato. Peccato che, però, tutto sia arrivato dopo il sangue versato da due padri di famiglia», ha detto. «Dovevano essere picchiati due agenti per riconoscere un problema sicurezza a Salerno. Sulle proposte ricevute siamo in attesa di riscontri concreti, perché a priori non si può accettare o rifiutare. Infine, sicuramente c’è stata un’apertura sulla nuova dotazione e il restyling della caserma, ma resta comunque l’amarezza di dover aspettare un altro mese. Ecco perché lo stato di agitazione dei lavoratori permane fino a novità definitive».
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