Vigili allo scontro «Non crediamo più alle promesse»

Non saranno le promesse a far desistere i vigili urbani dalla protesta con cui minacciano di bloccare tutte le forme di lavoro straordinario, comprese quelle per Luci d’artista. Lo chiarisce senza...

Non saranno le promesse a far desistere i vigili urbani dalla protesta con cui minacciano di bloccare tutte le forme di lavoro straordinario, comprese quelle per Luci d’artista. Lo chiarisce senza mezzi termini Enzo Acconciagioco, esponente della Cgil e membro della rappresentanza sindacale unitaria. «Aspettiamo che l’Amministrazione rispetti gli accordi sottoscritti e le norme vigenti» sottolinea, replicando all’assessore alla mobilità, Mimmo De Maio, che aveva parlato di sconcertanti fughe in avanti ritenendo che le istanze degli agenti fossero state accolte. «All’assessore vanno applicate tutte le attenuanti del caso, perché è nuovo della materia e ignora le questioni che ci portiamo avanti da anni – ribatte Acconciagioco – ma ci sono accordi del 2012 di cui ancora attendiamo l’applicazione».

Tra le contestazioni ci sono quelle che riguardano proprio l’organizzazione degli straordinari, oltre ai ticket mensa e alle proporzioni tra personale in ufficio e agenti su strada. «Il dirigente della polizia municipale parla di progetto per Luci d’artista già pronto – incalza il sindacalista – ricordo a me stesso che a maggio parlò di imminente approvazione del nuovo regolamento della polizia municipale e a luglio di imminente nuovo orario di lavoro. Senza ricordare che, all’insediamento, lo stesso dirigente comunicò in pompa magna alla stampa di innovazioni tecnologiche». Tutti auspici rimasti secondo la Cgil lettera morta: «Non è cambiato nulla – conclude – se non la transumanza di colleghi da un ufficio all’altro, senza un progetto o un disegno preciso».