Viggiani lascia l’incarico In pole position Gerbasio

Il direttore generale probabilmente oggi sarà nominato manager del Policlinico Per la sua successione in corsa anche Matteo Casale e Giovanni Cobellis

È questione di ore, massimo di qualche giorno, ed arriverà al “Ruggi” il nuovo direttore generale. Vincenzo Viggiani, infatti, sta per lasciare l’ospedale di via San Leonardo per andare a dirigere, con molta probabilità, il Policlinico Federico II. Il posto di dg a Napoli è vuoto da quando, qualche settimana fa, è morto il commissario straordinario Giovanni Persico. Sindacati e lavoratori ieri sono rimasti a bocca asciutta e in ospedale non si parlava d’altro.

Avrebbero voluto incontrare Viggiani e discutere di tutte le questioni rimaste in sospeso e, se non fossero stati soddisfatti, pensavano di riuscire ad ottenere ciò che chiedevano organizzando subito un’occupazione nell’edificio della direzione. Invece, ieri mattina, non a caso, erano spariti tutti. Viggiani e i suoi più stretti collaboratori: il direttore sanitario, Angelo Gerbasio, e quello amministrativo Salvatore Guetta. Ufficialmente erano impegnati all’ospedale “Fucito” di Mercato San Severino, ma in vista delle imminenti dimissioni del dg, molto probabilmente, era del tutto inutile affrontare qualunque questione: turni di lavoro in base agli obblighi di legge della 161, organizzazione del lavoro nei presidi di provincia dell’Azienda, indennità di presenza e tanto altro.

I rappresentanti sindacali nei giorni scorsi avevano annunciato di voler dare battaglia in un manifesto in cui scrivevano di non voler più essere «lo scenario di scontri di potere» e che intendevano agire attraverso iniziative più concrete. La nomina del sostituto di Viggiani, però, dovrebbe arrivare dopo quella del dg del policlinico partenopeo.

La giunta regionale, secondo indiscrezioni, intende designare prima il dg del policlinico, il quale a sua volta sceglierà gli altri due direttori (il sanitario e l’amministrativo). E, subito dopo, si occuperà del nosocomio salernitano. In ospedale per molti è scontato che il successore di Viggiani sarà l’attuale direttore sanitario Gerbasio, che conosce a menadito i problemi del “Ruggi” e degli altri ospedali di provincia. E, perciò, garantirebbe maggiore affidabilità sia sul fronte organizzativo sia nel rapporto con i sindacati.

Poi, in primavera, quando sarà pronto l’elenco dei nuovi manager dal quale attingere per nominare il nuovo direttore generale dell’Azienda, si vedrà se optare per una conferma o se puntare su un nuovo nome.

Ieri sono spuntati altri due nomi. Uno è quello del salernitano Pietro Forestieri, noto chirurgo dell’Azienda ospedaliera universitaria Federico II prossimo alla pensione, di Altavilla Silentina, e che vanta un curriculum di tutto rispetto. L’altro nome è Matteo Casale, ex presidente della Corte d’Appello di Salerno. È dato come molto più improbabile nel ruolo di dg “supplente” il nome di Giovanni Cobellis, ex deputato democristiano ed ex dirigente della scuola di ostetricia al “Ruggi”, zio dell’attuale consigliere regionale dell’Udc Luigi Cobellis, al quale, secondo indiscrezioni, non farebbe affatto gola prendere il posto di Viggiani.

Il ruolo di “supplente”, per molti, non si addice neanche all’ex manager del “Ruggi” Attilio Bianchi. Ma tutto cambierebbe se l’attuale direttore generale dell’ateneo di Salerno dovesse ritornare da “effettivo”. Ma sono solo ipotesi. Se Viggiani andrà al policlinico, è solo l’ulteriore conferma che le designazioni sono trasversali e sfuggono a qualunque rigida logica di appartenenza politica e anche per il “Ruggi” non si escludono colpi di scena. (m.c.)

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