Vietri, una mozione contro il sindaco Firmano 7 consiglieri

VIETRI SUL MARE. Protocollata ieri al Comune una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Francesco Benincasa e della sua amministrazione. Sette i firmatari: Antonio Borrelli, Cesare Marciano,...

VIETRI SUL MARE. Protocollata ieri al Comune una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Francesco Benincasa e della sua amministrazione. Sette i firmatari: Antonio Borrelli, Cesare Marciano, Alfonso Trezza, Ciro Pica, Carlo Sciortino, Michele Sarno e Salvatore Giordano. Una mossa a sorpresa da parte della minoranza vietrese che ha deciso di rendere l’estate dell’amministrazione Benincasa alquanto rovente. La minoranza con liste diverse ha ottenuto circa il 70% dei voti. Forte di questo riscontro popolare, oggi da verificare per la scarsa sintonia dimostrata dall’opposizione nel suo interno, ha deciso di alzare il tiro forse anche per misurare prima di tutto la sua tenuta e poi per valutare l’effettiva tenuta politica della maggioranza dopo la fuoriuscita dei due consiglieri, Antonio Borrelli allora vicesindaco e Alfonso Trezza, assessore al Turismo. Quali sono gli scenari possibili? Mancano tre voti perché la mozione abbia successo: un consigliere si è già molte volte incontrato con esponenti del suo partito per valutare l’effettiva possibilità di continuare a far parte dell’Amministrazione.

Un altro consigliere di maggioranza dopo il rimpasto scorso non si è sentito gratificato dalle deleghe a lui assegnate e sembra che sia in una posizione “aventiniana”, per cui il pressing dei consiglieri di minoranza continua in maniera decisa nei suoi confronti, anche se sembra che i due non dovrebbero, almeno per il momento, votare contro. Una piccola falla, comunque, si è certamente aperta. L’amministrazione Benincasa, a dire il vero, sembra molto più coesa ora rispetto a qualche mese fa poiché l’accentramento di deleghe importanti, quali bilancio e lavori pubblici, nelle mani del sindaco, la vicinanza quasi fisica di alcuni assessori al primo cittadino per incrementare il lavoro di squadra e le deleghe distribuite in maniera abbastanza coerente dopo l’ultimo rimpasto, hanno rafforzato lo spirito politico.

Antonio Di Giovanni