Viene in Italia per il matrimonio Ma è costretta a fare l’elemosina

Palinuro, l’aguzzino l’aveva convinta ad espatriare giurandole amore eterno: è stato arrestato La donna, una romena, ha denunciato tutto a un vigile urbano che poi ha avvertito i carabinieri

CENTOLA. Le aveva promesso amore eterno e che l'avrebbe sposata non appena fosse giunta in Italia. La realtà invece è stata diversa per la 47enne romena F.S. che, una volta arrivata in Italia, è stata indotta dal suo promesso sposo a mendicare per le vie di Palinuro. Per la 47enne l'incubo è finito la notte scorsa quando i carabinieri hanno arrestato il suo aguzzino: Nicolae Nitica, 53enne romeno.

La donna ha trovato il coraggio di denunciare la sua nuova e terribile vita, domenica sera, ad un vigile urbano del Comune di Centola che, appresa la notizia, ha subito avvisato i carabinieri della locale stazione. Quest’ultimi, diretti dal maresciallo Giuseppe Sanzone, hanno interrogato la donna e cercato di ricostruire con esattezza i maltrattamenti e le minacce subite. Un’ esistenza in solitudine, piena di odio, cattiverie e crudeltà. Una sofferenza che la 47enne portava dentro di se da circa dieci giorni e che non aveva ancora denunciato per paura che l’uomo le facesse del male. Poi, quando le minacce sono diventate sempre più insistenti, la decisione di denunciare tutto.

La donna era costretta a chiedere l’elemosina, dalla mattina alla sera, lungo le strade dello shopping di Palinuro ma anche sulla spiaggia, sotto il sole e senza alcuna protezione. Le indagini dei carabinieri, coordinate a livello territoriale dal capitano Emanuele Tamorri, si sono protratte per tutta la notte fino a quando, al momento giusto, è scattato il blitz che ha permesso di arrestare il 53enne romeno con l'accusa di minaccia e riduzione in schiavitù.

L'uomo dovrà rispondere anche del reato di furto, in quanto aveva sottratto alla connazionale tutti i suoi averi, un telefono cellulare e i documenti.

Per il momento l’arrestato è stato portato nella casa circondariale di Vallo della Lucania a disposizione del sostituto procuratore di turno Valeria Palmieri. Gli investigatori sospettano che possano esserci altre vittime, e che l’arrestato faccia parte di un’organizzazione di sfruttatori più vasta e bene organizzata. «Le indagini non sono terminate – confermano gli inquirenti - anche se spesso ci troviamo di fronte a un vero e proprio muro di omertà. Le vittime, invece, devono avere il coraggio di denunciare, perché questo è l' unico strumento per affrancarsi». Intanto il sindaco di Centola Carmelo Stanziola ha anticipato la volontà di scrivere al Prefetto «per ringraziare i vigili urbani diretti dal comandante Vito Capurso e i carabinieri del maresciallo Giuseppe Sanzone, per la professionalità dimostrata sul territorio durante l’intera stagione turistica». E naturalmente i controlli continueranno anche nei prossimi giorni, sia lungo la costa che nelle frazioni dell’entroterra.

Vincenzo Rubano

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