Viene dimesso dall’ospedale e muore

Pensionato di Perdifumo aveva lasciato tre ore prima la struttura di Roccadaspide: era stato visitato anche in altri plessi

PERDIFUMO. Muore tre ore dopo essere stato dimesso dall’ospedale di Roccadaspide: aperta un’inchiesta dalla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania. Giuseppe Malandrino, 59enne di Perdifumo, residente nel torinese, ha vissuto un calvario di una decina di giorni a causa di dolori intercostali e all’addome, “viaggiando” tra i reparti degli ospedali di Agropoli, Vallo della Lucania e Roccadaspide. Tutto è iniziato la scorsa settimana. Malandrino accusa dei dolori e chiede alla famiglia di essere portato in ospedale. Da Perdifumo viene portato all’ospedale di Agropoli. Viene immediatamente ricoverato per accertamenti, ma dopo un paio di giorni arrivano le dimissioni. Resta un solo giorno a casa, ma nuovi dolori preoccupano Malandrino che chiede così di essere nuovamente accompagnato all’ospedale. I familiari lo trasportano all’ospedale di Vallo della Lucania, incassano la risposta dei medici che notificano la mancanza di posti letto al momento, e si dirigono all’ospedale di Roccadaspide. Nel reparto di medicina il ricovero dura tre giorni, nuovi accertamenti, qualche terapia e alla fine, nella giornata di giovedì, il responso dei medici: Malandrino sta bene e può tornare a casa. Sono le ore 13 quando il 59enne lascia il nosocomio di Roccadaspide per tornare a Perdifumo in compagnia del cugino, Angelo Malandrino. Tre ore dopo, alle ore 16, l’uomo viene colpito da tremendi dolori all’addome, si accascia al suolo e muore.

I soccorsi, contattati dai familiari, non hanno neppure il tempo di arrivare e possono solo prendere atto del decesso. I familiari si sono rivolti a un avvocato di fiducia, Francesco Pecora, che è stato pure sindaco di Perdifumo. Nella mattinata di ieri è stato depositato presso la compagnia dei Carabinieri di Agropoli un circostanziato esposto. L’autorità giudiziaria ha bloccato i preparativi per i funerali, che si sarebbero dovuti svolgere ieri pomeriggio a Perdifumo, ordinando il sequestro della salma per l’esame autoptico, che si dovrebbe svolgersi oggi. L’autorità giudiziaria ha sequestrato anche le cartelle cliniche di Malandrino presso tutti gli ospedali dove è stato negli ultimi dieci giorni. Malandrino viveva con la famiglia ad Orbassano, cittadina in provincia di Torino. Pensionato da due anni dopo una vita trascorsa come ferroviere, l’uomo aveva costruito una piccola casa a Perdifumo, paese natio, per trascorrere le ferie insieme ai familiari lasciati nel Cilento.

Francesco Piccolo

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