LO SCANDALO

Video porno, il filmato divide i giovani di Eboli

Le responsabilità dei due minorenni indagati si conosceranno con la perizia del tecnico informatico incaricato dal pm

Video porno su WhatsApp, la notizia dei due minorenni indagati ha scatenato molte reazioni tra i giovani a Eboli. Due le reazioni principali dei coetanei, raccolte ieri mattina. «Ma di cosa vi sorprendete? Ormai sui gruppi WhatsApp girano filmati e immagini erotici e sessuali molto più spinti del gesto autoerotico avvenuto nel bagno» spiegavano i ragazzi davanti a un liceo ebolitano ieri mattina. Altri ragazzi hanno invece “assolto” il 17enne: «era solo l’amministratore del gruppo dove è stato postato il filmato porno. Non si è accorto subito di quello che era successo. Non appena lo ha capito ha rimosso il filmato dal gruppo». È probabile, se non proprio certo, che il video sia stato visto e inoltrato tra un numero di telefono all’altro. I giovani scrollano le spalle. Quasi indifferenti all’indagine in corso. Chi ha visto il video, sostiene che «la vittima non era affatto contraria o forzata a girare quelle immagini ». Più volte nei discorsi risuona la parola “consenziente”, parlando della vittima. Sarà l’autorità giudiziaria a stabilire le singole responsabilità. Il 17enne rischia tra i 6 e i 12 anni di reclusione, oltre a una multa salatissima. Il 12enne (il secondo indagato) non è invece imputabile, per l’età.

Le indagini sono condotte dai carabinieri di Battipaglia, agli ordini del capitano Samuele Bileti e del maresciallo Giuseppe Macrì . Una risposta importante arriverà dal perito Roberto Merola, tecnico informatico che lunedì pomeriggio dal pm Antonella Ciccarella ha ricevuto l’incarico di “ispezionare” i telefoni cellulari dei due ragazzi indagati. (red.giu.)

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