Viabilità interna precaria Disagi sulla Provinciale 137 

Asfalto dismesso, fossi e avvallamenti nel tratto da Capaccio a Valle del Calore A Giungano si procede a senso unico alternato a causa dei lavori per il metano

GIUNGANO. Sono sempre più precarie le condizioni delle strade nei comuni del Cilento interno. Sono ormai all’ordine del giorno le segnalazioni, da parte dei cittadini, per le condizioni di disagio vissute alla guida, per mancata o insufficiente manutenzione delle arterie. E se poi si aggiungono i lavori in corso e il relativo mancato ripristino da parte delle ditte operanti, la situazione diventa ancora peggiore. E’ il caso del percorso che da Capaccio Paestum conduce alla Valle del Calore, passando per numerosi comuni cilentani. Ieri mattina, sulla SP 137 sul territorio di Giungano si viaggiava a senso unico alternato, regolato da impianto semaforico per lavori di sottoservizi, pare di tubature del gas metano. L’arteria per diverse centinaia di metri è contraddistinta da una lunga striscia nera di asfalto, che in molti punti, forse a causa delle piogge dei giorni scorsi, è dismesso, creando fossi, pericolosi specie per i centauri. In ogni caso, nel resto del percorso che da Capaccio conduce a Piaggine, passando per Giungano, Trentinara, Monteforte Cilento, Laurino, gli automobilisti sono costretti a percorrere arterie, con buche e lesioni presenti ovunque nell’asfalto. La minaccia di incidenti oltre che danni alle autovetture sono una costante. Sulla S.P. 137 numerosi sono i tratti non illuminati, la strada si presenta stretta, senza segnaletica orizzontale e mancante di parapetti. Proseguendo nel tratto che da Giungano porta a Trentinara e a Cicerale, sulla Provinciale 83, il manto stradale ha ceduto in più punti e percorrere tale arteria risulta molto pericoloso perché gli smottamenti sono nascosti dalla vegetazione. Il cammino verso Monteforte, sulla S.P. 13 a e b, non è da meno: il manto stradale è pessimo. Per di più vi è un costone roccioso che costituisce un grave rischio per chi transita. Tra Magliano e Piaggine la scenografia non cambia e per percorrere l’arteria sarebbe più idoneo il mulo piuttosto che l’auto.
Una condizione che rappresenta una costante anche per altre arterie, molto più frequentate, come quelle costiere, vedi la ex SS 267 che da Agropoli conduce a Castellabate-Montecorcie-Pollica oppure la Cilentana che, quale arteria a scorrimento veloce dovrebbe essere dotata di una maggiore manutenzione. E invece anche qui non mancano dislivelli, frane che rendono il percorso insidioso. Tanti i punti in frana, molto evidenti: è il caso del percorso che conduce allo svincolo Agropoli Nord dove l’asfalto risulta distaccato per diversi centimetri, a poca distanza dal guard rail.
Andrea Passaro
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