Viabilità impossibile e liti tra automobilisti Inferno a via Laspro 

Problemi all’ordine del giorno per la carenza di parcheggi E c’è chi chiede l’istituzione del senso unico in tutta la zona

Diventa sempre più difficoltoso percorrere via Manganario, via Laspro e i rioni La Menolella e Calenda, tanto che le liti tra gli automobilisti sono ormai all’ordine del giorno. Dopo la scellerata edificazione tra la fine degli anni Sessanta e i primi Ottanta di numerosi fabbricati senza aree per parcheggiare, in una zona dove l’auto è un mezzo indispensabile per spostarsi, nonostante la presenza di un ospedale e diversi istituti scolastici, ancora oggi persistono irrisolti i problemi legati a strade non percorribili nei due sensi di marcia per mancanza di spazi. In pratica, non esistendo parcheggi a sufficienza, le vetture sostano pure sui marciapiedi e su entrambi i lati, e nelle curve. In questo modo si restringe la carreggiata e gli automobilisti sono costretti a procedere come se le strade fossero a senso unico alternato. Insomma: «Passo prima io». «No prima io». Così spesso si litiga anche a suon di schiaffoni e si contano diversi “caduti sul campo”: quasi sempre gli specchietti delle vetture.
Le strade sono ingolfate al punto che non è facile neppure trovare un posto in sosta vietata. La situazione peggiore in alcuni tratti di via Valerio Laspro, via Salvatore Calenda, all’altezza del Teatro Nuovo, verso via Seripando e sulla salita che conduce al “da Procida”. Giovedì una lite terminata a schiaffi, sedata da altri automobilisti. Venerdì nuovo litigio per uno specchietto saltato a causa di due auto che procedevano in direzione opposta in uno spazio angusto. E l’episodio si è ripetuto per ben due volte nella stessa giornata. Ieri mattina, con la pioggia, ancora una volta si sono verificati alterchi tra gli automobilisti.
Insomma, quasi ogni giorno si finisce per litigare nel percorrere quelle strade. A rendere difficile la viabilità ci pensano pure i pedoni che camminano in strada, essendo i marciapiedi occupati dalle auto, o la sosta in doppia fila. Ci sono poi coloro che salgono e scendono dall’ospedale: non conoscendo la zona e non prevedendo le auto in sosta mantengono una velocità sostenuta anche nelle curve.
La situazione appare non facilmente risolvibile. La strada ha una notevole pendenza e quindi tutti tentano di posteggiare quanto più vicino possibile alla propria abitazione. Per evitare l’incrocio dei mezzi (tra i quali un bus) potrebbe essere utile ma non risolutiva una segnaletica che avvisi dell’esistenza di un senso unico alternato, specie nelle curve. Un controllo della polizia locale servirebbe solo ad elevare contravvenzioni, ma l’efficacia come deterrente è tutta da verificare.
In zona, ieri mattina, tra i residenti c’era chi proponeva l’istituzione di un senso unico per tutta la zona: una sorta di “circuito” da via Salvatore Calenda, per proseguire su via Papa Giovanni XXII, via La Menolella e poi via Valerio Laspro e ritorno su via Manganario, all’altezza dell’incrocio con via Calenda. Un lungo giro che eviterebbe il pericoloso incrocio di auto ma la lunghezza del percorso scatenerebbe di sicuro la reazione della maggioranza delle persone che abitano in zona.
Salvatore De Napoli
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