Via Seripando presa di mira dai ladri 

Svaligiati ben tre appartamenti al civico 24. E nei giorni precedenti i malviventi hanno fatto razzia in un’altra palazzina

Come dei gechi, mimetizzati dalle tenebre, si sono arrampicati lungo le tubature e hanno infranto una vetrata. Poi sono scesi e, passando attraverso un giardino, hanno forzato la serratura di un balcone per entrare all’interno. Bilancio: due appartamenti derubati. Entrambi il 23 dicembre, nel giro di poche ore e nel medesimo palazzo, al civico 24, di via Seripando dove – appena 15 giorni fa – era stata svaligiata un’abitazione al secondo piano. La stessa banda di topi d’appartamento agiva poi in un terzo appartamento – questa volta a poche centinaia di metri di distanza – riuscendo a portar via addirittura una cassaforte.
«Si è trattato di una sorta di blitz dei ladri della Vigilia di Natale», racconta ancora provato uno dei condomini del civico 24. «È come se si fossero organizzati per colpire questo quartiere», continua. Nel caso del signor E. P. i ladri sono entrati forzando il balcone, nonostante fosse a prova di effrazione. «Mi sono allontanato di casa alle 18 e 50 per andare a prendere mia moglie. Q uando sono rientrato, alle 19 e 30, quindi appena mezz’ora dopo – ricorda – ho trovato la casa letteralmente a soqquadro: i cassetti erano aperti e tutti i nostri effetti personali, le nostre cose sparse a terra. Quindi mi sono reso conto che erano stati anche al piano superiore. Fin quando ero in casa non avevo sentito rumori strani, non ho avuto il minimo sospetto di quello che stesse accadendo quando sono uscito velocemente perché sapevo di dover rientrare poco dopo. Evidentemente, hanno sentito quando ho chiuso la porta, hanno capito che dentro non c’era nessuno e hanno approfittato della situazione. Un colpo di fortuna, dal loro punto di vista. In pratica, in un solo giorno, tra l’altro in un periodo particolare come è quello natalizio, sono state svaligiate tre case, quattro se si considera anche la scorsa settimana. Praticamente hanno ripulito un’intera palazzina», considera sarcastico il proprietario dell’appartamento.
I ladri, infatti, hanno agito al secondo e al terzo piano sapendo che i proprietari erano fuori da qualche giorno e le case vuote. Nel caso del primo piano, invece, hanno rischiato intrufolandosi all’interno senza sapere quando i proprietari sarebbero rincasati. E, nonostante dovessero far presto, sono comunque riusciti a rubare soldi, gioielli e argenteria che, pesata in grandi quantità può fruttare parecchia liquidità immediata.
Un Natale amarissimo che i condomini del civico 24 hanno condiviso con quelli di uno dei palazzi che si trovano nella parte bassa del quartiere collinare, a cinquanta metri di distanza in linea d’aria l’uno dall’altro. «Quando abbiamo chiamato la polizia – spiega E.P. – sono arrivati in pochissimi minuti e ci hanno spiegato che erano appena intervenuti proprio qui vicino».
Della refurtiva e delle bande non c’è traccia, soltanto un indizio: le doti acrobatiche e ginniche che usano per arrampicarsi farebbero pensare a ladri di provenienza dell’Est Europa o, comunque, con un passato in questo campo. Al di là degli indizi, gli abitanti della zona si sentono nel mirino delle bande di ladri che agiscono indisturbati sfruttando i sentieri della montagna vicina. Con il favore del buio arrivano senza essere visti, mettono a segno il colpo e si disperdono tra i caseggiati.
«Già oggi saremo sul posto con un esperto per capire se è possibile intervenire con degli strumenti che fungano, perlomeno, da deterrente», spiega il signore E.P. Si pensa a dei fari che illumino la zona e anche a un sistema di video sorveglianza. «La montagna deve essere maggiormente controllata perché è così che riescono a muoversi senza essere notati e poi posso dileguarsi senza lasciare traccia, se non nelle vite delle persone che conservano un trauma e subiscono danni morali ancor più rilevanti rispetto a quelli materiali che, comunque non sono di poco conto», conclude.
Eleonora Tedesco
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