Via Popilia, premio per ricordare la Bisogno 

Al Lions Club di Cosenza il riconoscimento per il miglior service sul progetto avviato dall’intellettuale

È risultata essere la sezione Lions di Cosenza (distretto 108 YA Campania, Basilicata e Calabria) la vincitrice del premio dedicato a Pinella Bisogno, una personalità di spicco di Cava, venuta a mancare di recente.
Il club calabrese, infatti, ha organizzato il miglior service sul tema della via Popilia, un progetto di cui Pinella, Bisogno era responsabile. Donna di raffinata intelligenza e rara sensibilità, la Bisogno era funzionario alla Soprintendenza archeologica di Salerno e Avellino. In passato, inoltre, era stata responsabile dell’area archeologica di Velia e direttrice del museo archeologico nazionale della valle del Sarno, oltre che presidente Lions Club Cava-Vietri distretto 108Ya.
La cerimonia di conferimento del premio, intitolato “Adottiamo la via Popilia”, si è svolta lo scorso giovedì, a Palazzo di Città. Sono intervenuti Luigi Vecchio dell’Università degli studi di Salerno; Luigi Cicala dell’Università di Napoli Federico II; Mariantonietta Iannelli, già funzionario della Soprintendenza archeologica di Salerno, Benevento e Avellino e Maurizio Lazzari, ricercatore del Cnr Ibam di Potenza.
All’iniziativa – organizzata dal Lions Club Salerno Host, dal Lions Club Cava–Vietri e dal Lions Club Salerno Agorà – ha partecipato anche il marito di Pinella, Adolfo Senatore, che ha ricordato la passione con cui la moglie svolgeva il proprio lavoro. Nel corso dell’incontro si è parlato dell’importanza della via “Annia-Popilia” o “Ab Regio ad Capuam”, costruita nel 132 a.C., che rappresentava un'importante arteria viaria romana perché congiungeva Roma con la "Civitas foederata Regium", estrema punta della penisola italica. La strada si distaccava dalla via Appia a Capua e raggiungeva Nola, Nuceria Alfaterna (Nocera Superiore) e poi Salernum (Salerno), attraversando Cava de’ Tirreni. Da qui la strada proseguiva verso la piana del Sele e il Vallo di Diano, fino a raggiungere Morano Calabro. Continuando verso sud, consentiva di raggiungere l'importante nodo fluviale di “Ad Sabatum Flumen”, per raggiungere l'antica Vibona, l’attuale Vibo Valentia. Seguendo la strada, si raggiungeva poi Hipponium, città ribattezzata dopo le guerre pirriche Valentia e unita con Vibo nel comune moderno di Vibo Valentia. Prima di raggiungere la sua città di arrivo, la via Popilia toccava Nicotera e l'importante porto di Scyllaeum (Scilla).
Alfonsina Caputano
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