sanitÀ

Via il primario «Ora rischia Ortopedia»

Un altro primario in pensione ed un altro reparto del “Maria Santissima Addolorata” che rischia la chiusura. Questa volta tocca ad Ortopedia dove, segnala il segretario della Uil, Vito Sparano, il...

Un altro primario in pensione ed un altro reparto del “Maria Santissima Addolorata” che rischia la chiusura. Questa volta tocca ad Ortopedia dove, segnala il segretario della Uil, Vito Sparano, il dirigente Francesco De Martino, a settembre andrà in pensione. «E considerando i giorni di ferie da fare - aggiunge Sparano - potrebbe lasciare il servizio già da giugno». «Altri tre medici ortopedici sono anche loro prossimi al pensionamento - sottolinea il rappresentante della Uil - quindi nei prossimi due anni lasceranno il lavoro. Facendo un po’ di conti, dei sei medici attualmente in servizio, tre andranno in pensione: il 50% dell’organico; e se non spingiamo per far arrivare dei sostituti, il reparto è a forte rischio chiusura». A sostituire De Martino, alla guida del reparto dovrebbe essere designato Gerardo Patrone, «altro grande professionista, ma intanto perchè non richiede un altro ortopedico?». La soluzione potrebbe arrivare dalla recente decisione della giunta regionale di sbloccare il turn over nella sanità, con nuove assunzioni: «Per questo motivo è finita la stagione delle chiacchiere - dice Sparano - assumano persone per l’ospedale di Eboli per sostituire chi è andato in pensione e tamponino la carenza cronica di personale. Abbiamo reparti di eccellenza come cardiologia, otorino, ortopedia, dialisi, oculistica, con primari a scavalco. Insomma la politica si svegli, altrimenti perderemo un’altra battaglia in difesa del nostro ospedale, come già è accaduto per i reparti di ginecologia e pediatria». Nel frattempo un altro reparto di eccellenza, denuncia il sindacalista viene depotenziato: «La legge ha imposto il declassamento del centro trasfusionale di Eboli a mero centro di raccolta sangue. Il centro trasfusionale verrà spostato a Battipaglia, eppure ad Eboli abbiamo una struttura che funziona benissimo e tantissimi sono i cittadini che ne usufruiscono».

Antonio Elia