Via Canale, opposizione all’attacco

Fratelli d’Italia e Principe Arechi: «La vicenda subito in consiglio comunale»

La vicenda di via Canale subito in consiglio comunale. La richiesta parte dai gruppi di opposizione del civico consesso nocerino, alla luce dell’ennesimo esposto-denuncia recapitato all’indirizzo del comune di Nocera Inferiore dai proprietari di quell’area, che sono creditori di quasi sei milioni di euro.

Una denuncia che, secondo i gruppi consiliari di Principe Arechi e Fratelli d’Italia, lascia trasparire una seria minaccia per l’Ente nocerino e per la città stessa, dal momento che vengono ravvisati reati di tipo contabile che potrebbero anche comportare gravi conseguenze economiche e finanziarie, e che la determinazione giudiziale dei danni subiti dai proprietari ammontava nel 2013 ad euro 5.274.902 (una cifra che oggi è invece ulteriormente lievitata).

I gruppi di opposizione consiliare puntano l’indice anche contro il presidente del consiglio, Guido Tafuro, definendo tardiva la comunicazione ai consiglieri della notifica della denuncia, protocollata al Comune il 18 luglio scorso, ma portata a conoscenza del consiglio solo il 30 settembre. La nota è firmata da Antonio Franza, Giovanni Grimaldi ed Antonio Alfano che manifestano “ancora una volta la necessità di ottenere chiarimenti in merito alla vicenda che vede contrapposti gli eredi Russo-De Francesco all’Ente. A tal fine, abbiamo intenzione di chiedere che venga convocato un consiglio comunale monotematico e che vengano invitati a partecipare l’attuale legale dell’ente ed il legale degli eredi Russo-De Francesco, poiché riteniamo indispensabile comprendere una volta e per sempre quali siano state le strategie amministrative e politiche che hanno ispirato le condotte processuali nei vari giudizi relativi alla vicenda; conoscere con esattezza l’ammontare dei costi che sono stati sostenuti finora dall’ente per coprire le spese legali (fornendo per l’occasione un elenco ove siano riportati tutti gli avvocati chiamati a difendere il Comune, e le relative parcelle pagate o che ancora restano da pagare)».

Rispetto all’accusa di comunicazione tardiva, il presidente del consiglio comunale, Guido Tafuro, invita però a non fare strumentalizzazioni. «Ho ritenuto, lo scorso 18 luglio, di portare a conoscenza della denuncia il sindaco prima di tutti – spiega – poi è sopraggiunto il periodo estivo e dunque ho deciso di informare e documentare i consiglieri a settembre. Per una vicenda che dura da 30 anni mi sembra quanto mai pretestuoso attaccarmi per due mesi di ritardo».

Algia Testa

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