Via Arce: domani senso unico per i lavori

Parte la manutenzione straordinaria dopo la caduta di tre sassi dall’acquedotto medievale

Dalle 14 alle 17 di domani, nella parte finale di via Arce, compresa tra via Velia e via Gregorio VII, sarà istituito il senso unico con direzione di marcia monte-mare. Lo hanno stabilito i tecnici dell’ufficio Manutenzioni e infrastrutture del Comune, per consentire i lavori di messa in sicurezza dell’acquedotto medievale dal quale, una decina di giorni fa, si sono staccati tre sassi. L’area interessata dal cedimento - quella di via Cassese - fu immediatamente transennata per garantire l’incolumità ad automobilisti e passanti. Dopo diverse riunioni tra i tecnici di Palazzo di Città e quelli della Soprintendenza, da lunedì gli operai sono impegnati in un intervento di manutenzione straordinaria che dovrebbe scongiurare ulteriori crolli. Secondo quanto accertato fino a questo momento, a venire giù sarebbero stati pezzi di intonaco che furono usati una cinquantina di anni fa per “rattoppare” gli archi. Al momento è stato dunque escluso il pericolo concreto di un cedimento strutturale, ma il crollo dei tre sassi ha costituito comunque l’occasione per obbligare i due enti ad intervenire ed evitare così che un bene di grande valore storico-artistico cadesse a pezzi sotto i colpi dell’incuria e della mancata manutenzione. Fino a questo momento gli operai del Comune hanno provveduto a rimuovere le erbacce, che pure stavano “mangiando” l’antica pietra. Domani, invece, saranno inseriti diversi mattoncini in cotto nei vuoti creati dall’erosione del tempo, dopo una attenta verifica di tutti gli archi, per valutare il loro “stato di salute”. Non è la prima volta che viene adottato un simile intervento di “rinforzo”. Lo stesso accadde qualche anno fa dopo un altro crollo, che anche in quel caso non mise a rischio la staticità di quello che i salernitani conoscono come il Ponte dei diavoli. Un luogo simbolo, che negli anni è stato protagonista di almeno due leggende: quella secondo cui la sua realizzazione si deve all’alchimista Pietro Barliario, che riuscì a costruirlo in una sola notte con l’aiuto dei diavoli, e quella secondo cui, sotto i suoi archi, si sarebbero incontrati, in una notte di tempesta, i quattro fondatori della Scuola Medica Salernitana: l’arabo Adela, il greco Ponto, l’ebreo Elino e il latino Salerno.(b.c.)

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