Via allo screening sui fondali Così sarà scovato chi inquina

Parte dal litorale salernitano l’iniziativa di monitoraggio decisa dall’Arpac Un battello dotato di sonar segnalerà la presenza di relitti e collettori fognari

Inizia dal litorale salernitano, nel lungo tratto compreso tra Positano e Agropoli, la perlustrazione dei fondali con cui l’Arpac conta di individuare luoghi e tipologia di eventuali fonti di inquinamento. Uno screening palmo a palmo che l’Agenzia regionale per la protezione ambientale estenderà poi a tutte le coste della Campania e alle isole di Capri, Ischia e Procida. Protagonista della campagna sarà il battello oceanografico Helios, recentemente oggetto di interventi di manutenzione e di rifacimento. È un’imbarcazione equipaggiata con un sonar a scansione laterale, in grado di effettuare con precisione le rilevazioni della morfologia marina. Mediante l’analisi dei fondali delle acque ad almeno 100 metri di profondità e a circa 150 metri dalla costa è possibile controllare eventuali relitti che potrebbero costituire potenziali fonti di inquinamento e che potrebbero anche essere stati affondati volontariamente con carichi di materiale nocivo. Con il sonar sarà possibile anche il controllo delle condotte sottomarine e dei collettori di depurazione o fognari, per la verifica di eventuali perdite e per individuare le presenze di condotte abusive nei tratti di mare perlustrati.

La campagna di monitoraggio con il battello Helios, coadiuvato da altri mezzi nautici di appoggio, interesserà nella prima fase la gran parte del territorio salernitano, dal confine con la penisola sorrentina fino alla cilentana Agropoli, ma dall’assessorato regionale all’ambiente fanno sapere che è solo l’inizio e che l’intento è di arrivare a una mappatura totale dei litorale campano. L’iniziativa di monitoraggio rientra nell’ambito delle attività ordinarie dell’ente ed è svolta utilizzando fondi ordinari, pertanto non è previsto alcun aggravio di spese sul bilancio dell’Arpac. A comunicare l’avvio delle operazioni è stato l’assessore Giovanni Romano: «La campagna promossa dall’Arpac – ha spiegato – rientra nell’ambito di una strategia complessiva di azioni per la tutela della risorsa mare il miglioramento delle acque di balneazione, una strategia che vede impegnata costantemente la Giunta regionale sul fronte degli interventi di rifunzionalizzazione dei depuratori, dei collettamenti previsti dai “grandi progetti”, dell’ampliamento delle reti fognarie, fino alle iniziative di rimozione dei rifiuti dagli specchi d’acqua costieri a scala locale. Sono interventi concreti – ha sottolineato l’assessore regionale – finalizzati a valorizzare il mare anche quale attrattore di grandi potenzialità per l’economia turistica e dell’accoglienza oltre che al recupero ambientale dei tratti di costa particolarmente critici».