Veto della Lega su Riccardi alla Friulia

Fontanini boccia la nomina di Riccardi alla finanziaria regionale: «È un ottimo assessore. E alla finanziaria vedo meglio un tecnico»

TRIESTE «Riccardo Riccardi direttore generale di Friulia? No, meglio un tecnico». Pietro Fontanini, nel giorno in cui a Udine si inaugura la nuova sede provinciale del Carroccio, piazza l’altolà. E stoppa l’uomo delle Infrastrutture dirottato verso la holding: «È un ottimo assessore, e pure vicecommissario per la terza corsia, non vedo come possa fare anche il direttore della finanziaria regionale».
C'è il popolo della Lega, in via Del Pozzo a Udine, e il segretario regionale sottolinea il «momento» padano. A margine, però, il presidente della Provincia di Udine dice no all’ipotesi di un nuovo rimpasto di giunta. E dice no anche alla ”promozione” di Riccardi: «Il core business di Friulia è rappresentato dalle pmi. Per questo pensiamo per Friulia a un tecnico, che sia sensibile alle direttive della Regione e della maggioranza. Riccardi? Più utile al Friuli che non a Friulia».

Strategia? Atteggiamento preventivo rispetto a una rivoluzione in giunta? Renzo Tondo non commenta. Tanto meno Riccardi, se non ringraziare Fontanini «per gli apprezzamenti». L’unico che parla, a una settimana dalla convocazione dell’assemblea della holding che dovrà recepire la modifica dello statuto e della governance, e quindi il ritorno alla Friulia con un solo consiglio, è il segretario del Carroccio. Niente nomi, ma una certezza. Riccardi direttore generale creerebbe problemi alla stabilità della maggioranza: «Non ho indicazioni per quel posto, sarà il consiglio di amministrazione a decidere chi sarà il nuovo direttore. Certo, serve un tecnico e certamente Riccardi non potrebbe fare il direttore di Friuli e, nello stesso tempo, il vicecommissario per la terza corsia».

Non è il solo stop al possibile spostamento di Riccardi dalla giunta a Friulia. Anche Isidoro Gottardo ufficializza la posizione del Pdl: «Per quanto nessuno sia insostituibile, sarebbe poco comprensibile che, in una legislatura in cui la partita chiave è quella delle infrastrutture, e il vicecommissario Riccardi sta lavorano al meglio in questa prospettiva, rinunciassimo alla continuità di questo lavoro». È un ”niet”? «È una scelta politica - precisa il segretario regionale del Pdl -, emersa nelle verifiche di maggioranza. Un’opinione condivisa dalla segreterie, dopo di che toccherà al presidente Tondo decidere».

Perplessità che, trasmesse via agenzia, convincono Gianfranco Moretton, contrario a una «logica spartitoria», a dettare via comunicato: «L’intervento di Fontanini boccia l’ipotesi di Riccardi direttore di Frilulia non solo politicamente ma anche sotto l’aspetto tecnico perché, in modo esplicito, ritiene che l’assessore non abbia le caratteristiche e le competenze per svolgere questo ruolo».

A Udine, al momento del taglio del nastro della nuova sede, davanti a cento militanti, Fontanini, promuovendo la finanziaria regionale, auspica intanto che il Pdl risolva i conflitti a Trieste e conferma che la Lega «dovrebbe indicare» il candidato sindaco di Pordenone, «dove i sondaggi dicono che siamo il primo partito». E aggiunge: «Sono 150 gli iscritti a Udine». Miele per un segretario che vede portata avanti in regione la sua indicazione di un Ass unica in Friuli Venezia Giulia: «Finalmente». E che ironizza su Honsell candidato presidente nel 2013 per il centrosinistra: «I partiti che lo sostengono lo hanno accolto molto tiepidamente. La dice lunga...».

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