Vesuvio in zona rossa 25 Comuni da evacuare

Le persone sono 150mila in più rispetto al precedente piano del 2006

Due zone rosse che insistono sul territorio di 25 comuni, 700mila persone da evacuare; 150mila in più rispetto al precedente piano del 2006. Il nuovo Piano di emergenza del Vesuvio sarà completo quando saranno ultimati il nuovo piano di mobilità in caso di evacuazione e i gemellaggi tra i Comuni da evacuare e le regioni italiane che ospiteranno la popolazione che avrà lasciato il territorio. Lo scorso 29 luglio è stata pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Campania la delibera con la quale vengono delimitate la nuova zona rossa 1, l'area esposta all'invasione di flussi piroclastici, e la nuova zona rossa 2, l'area soggetta ad elevato rischio di crollo delle coperture degli edifici per l'accumulo di depositi piroclastici. Il Dipartimento nazionale di Protezione civile e la Regione Campania, sulla base delle indicazioni della comunità scientifica, hanno avviato la revisione del Piano di emergenza del 2006, ridisegnando i confini della zona rossa. L'area comprende ora i territori di 25 comuni della provincia di Napoli e di Salerno. Ai 18 indicati nel precedente Piano (Boscoreale, Boscotrecase, Cercola, Ercolano, Massa di Somma, Ottaviano, Pollena Trocchia, Pompei, Portici, Sant'Anastasia, San Giorgio a Cremano, San Sebastiano al Vesuvio, San Giuseppe Vesuviano, Somma Vesuviana, Terzigno, Torre Annunziata, Torre del Greco, Trecase) si sono aggiunte tre Municipalità del Comune di Napoli (Barra, Ponticelli e San Giovanni a Teduccio) e i comuni di Nola, Palma Campania, Poggiomarino, Pomigliano D'Arco (enclave in Sant'Anastasia), San Gennaro Vesuviano e Scafati. Di questi, Palma Campania, San Gennaro Vesuviano, Poggiomarino e Scafati sono collocati nella zona rossa 2, quella in cui sulla base della statistica dei venti in quota e la conseguente caduta di cenere è probabile che avvenga il crollo dei tetti a causa dell'arrivo delle ceneri.