Vertenza Eldo, dipendenti in corteo

Anche il punto vendita di Salerno rischia la chiusura, chiesta la proroga della cassa integrazione per 36 lavoratori

Hanno poco tempo oramai i dipendenti della catena Eldo, che in questi ultimi giorni dell’anno stanno combattendo contro il licenziamento. Una battaglia che non possono permettersi di perdere e che vede ben 36 persone – 18 nel punto vendita di Salerno e 18 in quello di Pontecagnano, già chiuso da ottobre – in mobilità non appena terminerà il periodo di cassa integrazione il prossimo 31 dicembre.

Intanto, insieme al sindacato Usb ieri mattina è stato allestito un sit-in nei pressi dell’entrata del megastore di Salerno, in via San Leonardo, allo scopo d’informare la cittadinanza tramite volantini e striscioni. «Mentre in città ci sono le Luci d’artista –ha commentato Rosa Sabato dell’Usb – alla Eldo si chiude e si mandano in strada ben 36 persone. Non si sa quando accadrà ma potrebbe succedere anche domattina. La cosa da fare subito è chiedere quanto meno una proroga per altri sei mesi della cassa integrazione, in attesa che si smuovano le acque».

La manifestazione, con tanto di corteo fino allo stadio, è proseguita in maniera tranquilla e pacifica. Prossimo passo sarà l’incontro che le rappresentanze sindacali unite dovranno avere con il liquidatore dell’azienda, in regime controllato sin dal 2011. «Il 12 dicembre prossimo ci sarà quest’incontro – continua Sabato – nel quale vorremmo capire le motivazioni di questa chiusura e dei conseguenti licenziamenti. I punti vendita della Campania sono tutti in attivo, con incassi giornalieri che arrivano, in media, anche ai 10mila euro. Perché si stanno mandando a casa queste persone? Pontecagnano ha già chiuso, Salerno chiuderà a breve, ma non si sa ancora perché». Sono poi gli stessi dipendenti, in una nota, a chiarire le loro necessità: «Siamo qui per avere delle risposte chiare e certe sul nostro futuro. Vorremmo sapere se al primo gennaio saremo ancora aperti oppure saremo collocati in mobilità. Facciamo appello alla nostra dirigenza politica, in primo luogo al sindaco De Luca e al prefetto, chiedendo un incontro per risolvere la questione. Un appello va fatto anche ai nostri imprenditori campani e nello specifico salernitani per prendere in considerazione la possibilità di rilevare i punti vendita di Salerno e Pontecagnano». La Eldo spa, gruppo gestito dalla famiglia Damiano d’Orta di Atella, nel Casertano, fino a soli due anni fa era proprietaria di punti vendita in tutta Italia. Nell’estate del 2012 invece, i punti si estendevano solo alla Campania e ad uno nel Lazio, avendo chiuso tutti gli altri sparsi nello Stivale. Un’involuzione rapidissima, che ha messo in ginocchio un’intera catena e messo in cassa integrazione, già dal gennaio 2011, i ri dipendenti. Cassa integrazione che tra l’altro non è stata nemmeno versata in maniera regolare.

Emilio D’Arco

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