CAOS TRASPORTI

Vertenza BusItalia, denunciata l’azienda

Esposto all’Ispettorato del lavoro: «Turni più lunghi di 17 minuti. Con quei soldi si potrebbero assumere altre sette unità»

SALERNO - Sommando il monte ore che si aggiunge al turno di ciascun autista di Busitalia - tra straordinari e organizzazione del personale - sarebbe possibile assumere altri sette lavoratori. È il calcolo delle sigle sindacali dei trasporti che sono impegnate in una vertenza con la società di Trenitalia che, dopo una serie d’incontri nell’ambito della procedura di raffreddamento, ha portato alla convocazione di uno sciopero di 4 ore oltre che una denuncia della società all’Ispettorato del Lavoro. «Caricando i 17 minuti medi sui turni proposti si vanno ad assorbire le prestazioni di sette operatori di esercizio che, di fatto, strutturalmente dovrebbero essere assunti dalla società e tale azione», rilevano Fit Cisl, Filt Cgil, Uil Trasporti, Ugl Trasporti e Faisa Cisal.

«Appare in chiaro contrasto con il Contratto collettivo di lavoro». Nell’ambito della riorganizzazione, quindi, diventa emblematico il caso dello spostamento del capolinea del capolioogo da via Ligea a via Vinciprova per cui, «pur condividendo in parte il progetto di delocalizzazione », i sindacati sottolineano come sia «assurdo e paradossale che, nello stesso progetto, la società voglia recuperare quattro turni di lavoro aumentando la media oraria giornaliera andando ben oltre quanto consentito dalla normativa vigente e dal Contratto collettivo nazionale del lavoro ». In concreto, scrivono i rappresentanti dei lavoratori in un documento che ripercorre tutte le fasi della vertenza con Busitalia al tavolo convocato in Prefettura, «ad oggi, a seguito della rimodulazione del servizio per esigenze logistiche (ovvero il trasferimento del capolinea), la società propone l’ennesima riprogrammazione dei servizi prevedendo l’innalzamento della prestazione media a 6 ore e 47 minuti per i 150 turni previsti».

Numeri finiti sotto la lente della Commissione orari e Turni (Cot), che, precisano i sindacati, «ha valutato le rimodulazioni aziendali come eccessivamente gravose e applicate dalla società senza rispettare quanto previsto dal dettato del Contratto nazionale che prevede un esame congiunto, tra le aziende e le Rappresentanze sindacali aziendali sui ritmi e turni di lavoro». In sostanza, si rileva che la società Busitalia Campania «nelle rimodulazioni dei turni aziendali ha elevato gradualmente, dal 2019 ad oggi, l’orario di lavoro del personale operatore di esercizio (conducenti bus di linea) oltre quanto previsto ed in chiaro spregio al Contratto di categoria» e che «la prestazione lavorativa media era di 6 ore e 39 minuti. La stessa società, nel maggio 2020, a seguito di presunte esigenze di rimodulazione e intensificazione dei servizi per l’emergenza Covid, ha elevo la media lavorativa dei turni comandati sulla residenza di Salerno a 6 ore e 42 minuti». Inoltre, «a causa dell’aumento dei carichi di lavoro, dell’eccessiva frammentazione dei turni (aumento nastri lavorativi) e del mancato preavviso su alcune variazioni dei turni assegnati, si ravvedono anche violazioni della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo», concludono i sindacati che, dunque, hanno proceduto alla denuncia all’Ispettorato del lavoro.

(e.t.)