Vertenza alla “Paif” Sindacati convocati in Confindustria

Il vertice dopo il fallimento della richiesta di concordato A rischio 124 posti. La Rsu: “Pronti a iniziative eclatanti”

«La situazione della Paif è critica, siamo pronti a tutto per salvaguardare i posti di lavoro». La Rsu della Paif, che sta tentando di recuperare dal tracollo la storica azienda battipagliese, vicina alla chiusura dopo il parere negativo del Tribunale di Salerno sul concordato preventivo, interviene sulla vertenza. «In questi giorni sono state diffuse tante notizie relative alla gestione della vicenda – affermano gli Rsu – purtroppo ad oggi non è emersa alcuna novità, in quanto l’incontro ufficiale tra le parti sociali e l’azienda deve ancora tenersi». La riunione, a questo punto determinante per le sorti del gruppo Paif e Termopaif almeno per conoscere lo stato reale delle cose, è stata fissata per lunedì 27 gennaio presso la sede di Confindustria Salerno. «Solo dopo tale appuntamento potremo capire quali siano i reali scenari futuri del gruppo – aggiungono le Rsu - Intendiamo ribadire che noi, così come i lavoratori, siamo pronti a qualsiasi tipo di iniziativa, anche eclatante, nell’ipotesi in cui l’eventuale nuovo piano non salvaguardi l’intero organico delle due aziende Paif e Termopaif».

La situazione, almeno per il momento, resta drammatica. Poche settimane fa, il Tribunale di Salerno non ha accettato il piano di concordato preventivo stilato dall’azienda. Nel documento erano specificati tempi, modi e termini entro cui Paif e Termopaif avrebbero dovuto saldare debiti con fornitori e creditori vari. Il disegno per rientrare della pericolosa situazione debitoria non aveva convinto il Tribunale e neppure alcuni istituti di credito a cui l’azienda si sarebbe rivolta.

I sindacati, dal canto loro, chiedevano da tempo un incontro urgente presso la sede di Confindustria Salerno, finalmente fissato per il 27 gennaio. Lo scorso mese di marzo, il gruppo aziendale aveva messo in cassa integrazione straordinaria 83 dipendenti su un totale di 124 assunti tra Paif e Termopaif. Un accordo che, scaduto il 7 ottobre, era stato prorogato fino al 31 dicembre. Da allora, i lavoratori sono in sostanza disoccupati, in attesa di una nuova deroga per il 2014 se dovesse essere stilato un accordo con le necessarie coperture economiche da parte della Regione Campania.

All’interno delle stesse 83 unità lavorative, l’azienda aveva dovuto anche aprire una procedura di mobilità spontanea: eventuali volontari avrebbero potuto beneficiare di un incentivo all’esodo, stabilito a livello personale con l’azienda. I sindacati avevano richiesto un piano industriale dettagliato, con le ipotesi numeriche su licenziamenti e cassintegrati, che però non è mai arrivato. Nemmeno la Regione, dove l’ultimo incontro si è tenuto a settembre, è riuscita a trovare una soluzione.

Francesco Piccolo

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