Vertenza alla “Fos” Stop ai licenziamenti Dialogo coi sindacati

L’azienda ha bloccato le procedure a carico di 80 lavoratori Si studia un piano di ricollocamento delle unità produttive

Sei ore di riunione presso la sede di Confindustria Salerno conclusesi con un forte impegno da parte dell’azienda per evitare ogni tipo di licenziamento. Ieri la dura vertenza in seno alla Fos (Fibre Ottiche Sud) di Battipaglia ha fatto segnare un primo, importante segnale positivo.

La dirigenza del gruppo Prysmian, di cui fa parte anche lo stabilimento battipagliese di via Spineta, infatti, ha deciso di andare incontro alle richieste delle organizzazioni sindacali dopo un lungo ed approfondito incontro.

In pratica, un primo canale di dialogo tra sindacato e proprietà è stato aperto dopo settimane di vane richieste di incontri e gli ultimi concitati giorni di protesta all’interno e all’esterno della fabbrica.

Se fino alla scorsa settimana si parlava del paventato rischio di 80 licenziamenti, ossia tutti i lavoratori del modulo 1 dello stabilimento, ieri la dirigenza ha fatto sapere di non voler lasciare nessun operaio o impiegato senza lavoro.

Si troveranno delle soluzioni condivise, ma bisognerà farlo entro l’inizio di luglio, quando sarà avviato il piano di riorganizzazione aziendale. Nelle future riunioni, che si terranno nei prossimi giorni, si inizierà a parlare dei dieci impiegati interessati alla mobilità. Qualcuno di loro avrebbe già fatto sapere di attendere la lettera di licenziamento senza voler accettare alcun tipo di soluzione alternativa, avendo forse già trovato altre strade. Gli altri verranno ricollocati in altri stabilimenti del gruppo Prysmian, in particolare a Pozzuoli, zona Arco Felice.

Annullando tutti gli straordinari, inoltre, si eviterà il licenziamento di 13 operai sul totale di 70 (tolti i dieci impiegati dagli 80 lavoratori complessivi del modulo 1). I 13 operai verranno ricollocati nei moduli 2 e 3 dello stesso stabilimento di via Spineta.

Resta da risolvere la questione che riguarda i restanti 57 operai. Per loro si lavorerà sul ricollocamento presso la fabbrica di Pozzuoli o altre ditte esterne e verso il nuovo progetto della trigenerazione, di cui si parla da mesi e che prevede un investimento di circa venti milioni di euro.

Si tratta di un particolare campo dei sistemi di cogenerazione che, oltre a produrre energia elettrica, consente di utilizzare l’energia termica recuperata dalla trasformazione termodinamica anche per produrre energia frigorifera, ovvero acqua refrigerata per il condizionamento o per i processi industriali, come acqua glicolata o ammoniaca liquida.

In ogni caso, dagli attuali 369 lavoratori della Fos di Battipaglia si dovrebbe passare ad un totale di circa 300, senza però ricorrere a licenziamenti in tronco, ma solo tramite trasferimenti, annullamenti di straordinari e ricorso al prepensionamento in qualche caso.

Le organizzazioni sindacali si sono dette soddisfatte del primo incontro con la dirigenza, restando in attesa di altre convocazioni per studiare da vicino l’evolversi della vicenda e stilare un dettagliato piano di riorganizzazione aziendale.

Francesco Piccolo

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