Verso le elezioni: Vaccaro tentato dalla Masullo

Il deputato Pd potrebbe inserire suoi candidati nella civica

SALERNO. Inizia a dare i suoi frutti il dialogo aperto da Rosa Masullo con una parte del Pd. All’interno del Partito Democratico la candidata a sindaco di Idv e Comunisti potrebbe trovare un alleato eccellente, pronto non solo a sostenerla ma anche a indicare qualche nome per la lista civica con cui l’ex assessore intende completare la coalizione.

A interessarsi al suo progetto è il deputato Guglielmo Vaccaro, che secondo le indiscrezioni starebbe valutando l’inserimento di suoi candidati di riferimento nella civica della Masullo. Il ragionamento è in corso, ma potrebbe subire un’accelerazione lunedì, quando il segretario provinciale Nicola Landolfi riunirá la direzione del Pd e formalizzerá la proposta di non presentare, alle comunali di Salerno, il simbolo del partito.

A questa scelta Vaccaro si è detto contrario da tempo, al punto che aveva iniziato a raccogliere da solo le adesioni a una ipotetica lista Pd, da sottoporre per l’apparentamento al sindaco De Luca (ben sapendo di ricevere per risposta un "no grazie"). Quel progetto è poi stato abbandonato, anche perché in cittá il deputato non pare avere numeri sufficienti.Tanto più che il principale referente di area, l’assessore comunale Luca Cascone, è organico al progetto deluchiano e sará candidato nella civica "Campania libera".

Contro eventuali spinte centrifughe, Landolfi ha giá messo in guardia respingendo la tesi della Masullo, secondo cui l’assenza del simbolo rende liberi i Democratici di fare altre scelte.«Che il voto del Pd sia in libera uscita non è vero - ha replicato Landolfi - Non lo è perché la scelta sul simbolo viene assunta dal partito, con convinzione, a larghissima maggioranza e su proposta del segretario, che sará primo firmatario della lista dei Progressisti. Il partito è in campo». A una fetta di quel partito, però, l’assenza del simbolo non piace.Anche se negli ultimi giorni le posizioni si sono ammorbidite.

Ieri Antonio Valiante ha spiegato di andare in direzione senza pregiudiziali: «Io ed altri abbiamo espresso perplessitá - ricorda - ma aspetto di ascoltare la relazione del segretario, per capire se accompagnerá la sua proposta con motivazioni forti e convincenti». Posizione analoga a quella del senatore Alfonso Andria, che rimanda «alla sede competente» ogni valutazione.Una condizione la anticipa invece Simone Valiante: «Non mi impicco alle formule, ma va capito se l’esperienza civica resta solo appannaggio dei Progressisti o la si vuole allargare anche ad altri.

In quest’ultimo caso, possiamo ragionare di non presentare la lista del partito». Allargamento significa anche inserimento nelle civiche di candidati non strettamente deluchiani: «Questo - conferma Valiante - mi sembra il minimo».


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