il primo cittadino

«Verifica tra un anno e se fallisco elezioni»

Il neo vicesindaco Giovanni Del Vecchio ed il sindaco Marco Galdi hanno risposto tono su tono agli attacchi sferrati dall’opposizione durante il Consiglio comunale dello scorso lunedì pomeriggio. In...

Il neo vicesindaco Giovanni Del Vecchio ed il sindaco Marco Galdi hanno risposto tono su tono agli attacchi sferrati dall’opposizione durante il Consiglio comunale dello scorso lunedì pomeriggio. In particolare Del Vecchio ha motivato le ragioni che gli hanno consentito di accettare la carica assessoriale, nonostante la mozione di sfiducia all’amministrazione Galdi da lui promossa e sottoscritta solo pochi mesi fa. «Ho votato con sofferenza ma anche con convinzione la mozione di sfiducia quando mi sono reso conto che il progetto “Vento di cambiamento” era fallito – ha spiegato il vicesindaco – Adesso, però, si apre una fase nuova con un assetto del tutto cambiato per cui non vedo perché non possa rivedere la mia posizione e per quale motivo debba rifiutare la carica di assessore». Ha, poi, sottolineato: «Tengo a precisare che non ho chiesto mai nulla al mio partito che non ho mai abbandonato. Non potevo sottrarmi inoltre, soprattutto adesso che sono cambiate le condizioni, ad una decisione del Pdl che ha chiesto la mia disponibilità dopo l’impegno che ho profuso in campagna elettorale».

Del Veccho ha, poi, puntato il dito sui toni utilizzati in Consiglio. «I diversi interventi hanno portato il dibattito politico ad un livello molto basso – ha detto – La gente è stanca delle beghe e vuole fatti. Ed io con i fatti smentirò le accuse che mi sono state mosse». Galdi ha, invece, difeso le sue scelte evidenziando come un commissariamento, in questo momento storico, sarebbe stato deleterio per la città. «L’amministrazione di scopo che ho formato proverà a raggiungere gli obiettivi che si è data – ha precisato – Una verifica sui risultati raggiunti sarà fatta nel 2014 e se dovessimo accorgerci di aver fallito si andrà a nuove elezioni con un anno di anticipo, ma affrontando un breve commissariamento». (a.c.)