Ventitré diplomi al merito della Repubblica

Consegnati ieri mattina al teatro Verdi. Protagonisti anche i giovani musicisti dell’Alfano I

Le loro sono vite come quelle di tanti ma con quel qualcosa in più che li ha fatti distinguere per il loro impegno civico e sociale. Sono i ventitrè salernitano che ieri mattina sono stati insigniti del diploma al merito della Presidenza della Repubblica. Tra di loro c’era anche l’ottantunenne Amato Grisi, farmacista originario di Palomonte e appassionato di storia locale. «La passione per la scrittura - racconta - è nata fin da giovane. Dato che facevo il farmacista, la coltivavo soprattutto nel tempo libero». Il signor Grisi è sposato con quattro figli e sei nipotini. «Fin da dieci anni ho lasciato la mia terra per studiare - spiega - Dopo la laurea, ho iniziato a fare il farmacista a Laviano, poi sono stato a Valva e quindi a Colliano. Mi sono trasferito a vivere a Salerno nel 1968». Tra i momenti della sua lunga vita, uno in particolare lo ricorda come se fosse accaduto ieri. «È il terremoto del 1980 - rivela - Abitavo a via Seripando e stavo aiutando mio figlio a studiare il greco quando di fu la scossa. Fu impressionante. Uscimmo immediatamente sul balcone e poi passammo la notte in auto. Intorno all’una sentimmo che interi paesi erano stati rasi al suolo. Per questo motivo all’alba partii per Palomonte dove ancora viveva mio padre. Arrivato a casa non lo trovai e mi spaventai moltissimo. Lo ritrovai in strada e seppi che per poco non era stato colpito da un cornicione».

Anche Pasquale Di Lieto, 78enne originario di Minori, ha tanto da raccontare. «Sono stato agente di commercio - spiega - Ho cominciato aiutando mio padre e poi nel ’74 mi sono messo in proprio lavorando nel campo dell’alimentare. Nel 1994 sono stato anche insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica ed oggi questo». Tante gioie ma anche dolori. «Il momento più triste della mia vita è stato la morte della mia prima moglie. Mi sono ritrovato solo con due figli. Poi, per fortuna, la vita mi ha riservato nuove gioie».

Anche tanti giovani hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento, come Rosario Bigliardo, 51enne originario di Sarno e dirigente dell’Agenzia del demanio. «Per il mio lavoro - spiega - ho girato un po’ tutta Italia. Sono stato anche responsabile dell’ufficio della Presidenza del Consiglio dei ministri a Caserta. Oggi lavoro a Napoli alla direzione regionale. Sono un padre di famiglia e un normalissimo cinquantenne italiano. Ho due figlie di 24 e 21 anni. Una studia a Roma e l’altra si è appena laureata all’Accademia di belle arti». Quindi ammette: «L’Agenzia indica periodicamente alcune persone che si sono distinte nella loro attività. Sono, pertanto, particolarmente contento che sia stato fatto il mio nome».

Oltre loro, hanno ricevuto l’onorificenza: Alfredo Salucci, Giuseppe Cerrone, Fabio Fanara, Marcello Daniele, Gaetano Ferrentino, Michele Arcangelo Colella, Rosa Della Monica, Luigi Guarracino, Giuseppe Voria, Domenico Apicella, Pietro Napoli, Domenico Pergamo, Giuseppe Salerno, Giovanni Mirra, Attilio Perciabosco, Rosario Bigliardo, Domenico Credendino, Ennio Del Mastro, Ester Fedullo, Gerardo Lotrecchiano, Ciro Notarangelo.

A rendere indimenticabile la giornata hanno contribuito i bravissimi musicisti e cantanti dell’orchestra dell’Alfano I che hanno offerto una serie di intermezzi musicali davvero emozionanti.

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