Velista disperso in mare 

Traversata fatale in barca da Camerota a Cetraro: salvato in extremis il compagno

CAMEROTA. Tragedia nella notte al largo delle coste salernitane. Una barca a vela è naufragata, tra lunedì e martedì, non lontano dal golfo di Policastro. Uno dei due occupanti, purtroppo, risulta ancora disperso mentre il suo compagno di viaggio è salvato in extremis
L’imbarcazione, di circa dodici metri e con a bordo una coppia di tedeschi, era partita lunedì pomeriggio dal porto di Marina di Camerota. I due naviganti, di 63 e 67 anni, nonostante il mare in burrasca e le pessime condizioni meteo, avevano deciso di sfidare le onde e iniziare il loro viaggio verso la Calabria. Hanno navigato per alcune ore nella tempesta, con mare forza 8 e raffiche di vento che superavano i cento chilometri orari, fino ad arrivare a poche miglia dalla costa di Cetraro dove, nel tentativo di virare verso il porto, uno dei due occupanti è finito in mare.
Sono stati alcuni ragazzi, da terra, a notare l’imbarcazione in difficoltà e ad allertare la Guardia costiera. I soccorsi sono scattati immediatamente. Sul posto è arrivato l’equipaggio della motovedetta Sar 851 che, comandato dal maresciallo Nicola Piacente, con grandi difficoltà è riuscito a trarre in salvo il sopravvissuto. Uno dei militari, il sergente Daniele Quintieri di Marina di Camerota, coadiuvato dalla collega Tiziana Bulone, è riuscito a saltare a bordo della barca a vela e a recuperare il navigante nonostante le condizioni proibitive del mare.
Il velista, N.W. di 63 anni, era sotto visibilmente sotto choc e aveva una vistosa ferita alla testa. Nessuna traccia invece del suo compagno di viaggio, caduto in mare. L’imbarcazione a vela, lasciata in balìa delle onde, si è schiantata, alcune ore dopo, contro la scogliera.
Le ricerche per ritrovare il disperso sono proseguite per tutta la giornata di ieri tra la Calabria e la Campania, anche con l’ausilio di un elicottero della Guardia costiera. In acqua, purtroppo, è stato rinvenuto soltanto un giubbotto di salvataggio, che si presume appartenga al velista disperso. L’uomo salvato dai militari è stato invece trasportato all’ospedale di Cetraro. Le sue condizioni di salute non sono gravi. “Eravamo diretti in Grecia – avrebbe raccontato ai soccorritori – è stato terribile, sono vivo solo grazie agli uomini della Guardia costiera”.
La Procura della Repubblica di Paola, sul naufragio, ha aperto un’inchiesta. «Ho visto quella barca uscire dal porto di Marina di Camerota pochi minuti dopo le 16.30 – racconta invece Fabio Del Gaudio, un testimone di Marina di Camerota – Il mare era molto agitato e l’imbarcazione non riusciva neppure a navigare. Le onde erano altissime e la barca era in grande difficoltà». Ma i due occupanti, conoscevano bene le condizioni del mare. «Prima di partire – continua Del Gaudio – gli operatori portuali avevano avvisato del rischio i due tedeschi ma loro hanno preferito comunque sfidare le onde».
Ha fatto la stessa cosa, ieri mattina, un altro diportista tedesco che, nonostante le raccomandazioni della Guardia costiera di Camerota di non uscire dal porto, ha mollato gli ormeggi per una traversata verso Stromboli.
“In mare – hanno spiegato ancora una volta gli uomini della Capitaneria di porto – è necessario sempre mantenere un comportamento equilibrato, ed evitare “colpi di testa”. Uscire con mare forza 8 significa mettere a repentaglio la propria vita ma anche quella di chi poi dovrà corre in soccorso”.
Vincenzo Rubano
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