l’allarme

«Veleni nel canale San Tommaso. Tra Angri e Scafati si muore di tumore»

Miasmi provenienti dal corso d'acqua, i cittadini denunciano l’aumento delle neoplasie in località Cappelle

SCAFATI. «Succubi dei miasmi provenienti dal canale San Tommaso». E i cittadini denunciano l’aumento dei tumori a Cappelle: «Non se ne può più, la puzza ci sta uccidendo e nella nostra contrada troppi casi di cancro». Ad Angri e a Scafati è emergenza igienico-sanitaria. I residenti si ribellano contro i cattivi odori che invadono le abitazioni: «Vi prego fate qualcosa perché fatichiamo a respirare specie di notte».

A Cappelle, in località Mariconda, in via Salice e in via Palmentelle ad Angri sono infuriati e stanchi di inviare mail al sindaco, di telefonare ai vigili urbani o all’ufficio ambiente o di ricorrere ai social per denunciare con video e foto le acque rossastre inquinate del rio che da Angri arriva a Scafati.

«A Cappelle vivo con la mia famiglia in una casa in fitto - dice Umberto Acanfora - potrei scegliere di vivere altrove ma significherebbe scappare dal problema. Sono figlio di un padre morto di tumore, genero di una suocera morta di tumore e non vorrei morire anch’io per lo stesso male ma soprattutto non voglio che i miei figli si ammalino a causa dell’ inquinamento».

I miasmi si sono intensificati con le temperature più elevate di questi giorni. Un problema annoso che mette a rischio la salute di molti cittadini. «Viviamo in un degrado senza fine - afferma Angela Cavallaro - Si parla di collettori da più di un anno ma i lavori non iniziano mai e intanto la puzza ci sta uccidendo. È stata realizzata una piazzetta situata proprio nei pressi degli argini del San Tommaso dove gli anziani dovrebbero giocare a bocce e le mamme portare i bambini sulle giostre. Gli odori nauseabondi lo permetteranno?».

I residenti nella zona che costeggia il canale San Tommaso, tra Angri e Scafati, sono dunque sul piede di guerra e da molti anni denunciano miasmi insopportabili e rischi per la salute pubblica. È il caso di Nando Capuano: «Ho fatto presente la questione a ben cinque sindaci angresi negli ultimi quindici anni. Questo è un problema annoso e che ci sta davvero esasperando. Oggi i politici che intervengono si riempiono la bocca di parole come Procura e Arcadis ma il canale continua ad emanare miasmi nauseabondi a danno della nostra salute. Ben vengano i collettori ma bisogna intervenire dove nasce il problema altrimenti anche con i collettori il tratto di canale da Angri a Cappelle puzzerà sempre». La situazione, insomma, è diventata insopportabile per migliaia di cittadini costretti a vivere con le finestre di casa serrate, fazzoletti sul naso, specie a tarda sera, con nausee e vie respiratorie irritate. E con l’arrivo del caldo gli odori puzzolenti sono ancora più fastidiosi ed insopportabili.