Velardi: «Ho capito, qui non si dice solo no» 

Il confronto con la città: troppi preconcetti, ma gli impianti pubblici per trattare rifiuti sono preziosi

Alla fine trionfa il dialogo. Sul telo bianco, nell’aula consiliare di Palazzo di Città, viene proiettato il filmato della discordia: uno spezzone di pochi minuti con Claudio Velardi a “Bersaglio Mobile”, a La7, che parla della protesta di Battipaglia. Comincia così il confronto della distensione, quello tra le mura del Comune. Su una delle poltrone riservate di consueto alla giunta, siede la sindaca, Cecilia Francese, e accanto a lei ci sono rappresentanti dei Consigli comunali di Eboli e Capaccio, e c’è Velardi: «Mi scuso perché evidentemente la mia comunicazione è stata sbagliata - dice il giornalista - ma non vi ho offesi».
In platea c’è una folta rappresentanza della cittadinanza: mancano le associazioni e i comitati, e mancano pure gli attivisti di “Vento in Faccia”, il circolo locale di quella Legambiente che, per la sindaca, «chiede azioni serie a quest’amministrazione ma dà l’okay al piano regionale di gestione dei rifiuti urbani».
La prima cittadina descrive a Velardi la questione ambientale battipagliese, e il lobbista risponde: «Se la mia comunicazione è arrivata a colpire in questo modo, è stata sbagliata, ma le cose che ho detto in quel minuto non me la sento di rimangiarmele», precisa. Mostra una foto sul suo smartphone: è il termovalorizzatore di Copenaghen: «È un monumento che viene visitato, perché, quando vengono fatti come si deve, gli impianti pubblici portano ricchezza, ed io sarò astratto, ma sogno che nel Mezzogiorno s’arrivi a vivere come a Copenaghen». Di qui la contrarietà ai no: «Ci fu la tragica crisi dei rifiuti a Napoli perché ci si opponeva a tutto, pure al termovalorizzatore di Acerra, ed oggi, dati delle centraline alla mano, l’aria è più sporca a piazza Dante, dove vivo io, che lì».
L’ex assessore regionale, che ricorda con rammarico «l’esperienza più brutta di tutta la vita», quella in giunta Bassolino, dice: «Di Vincenzo De Luca non me ne frega niente!». Aggiunge che «i pregiudizi sono la cosa più brutta del mondo», e chiarisce: «Anche io, quando ho letto del corteo di Battipaglia, sono stato vittima d’un preconcetto, e invece stasera, da questo confronto, esco convinto del fatto che qui non si dicono solo dei no».
Velardi lo dice alla fine, dopo aver ascoltato tutti i cittadini intervenuti. Poi, sollecitato dall’ex sindaco ebolitano Gerardo Rosania, fa un nodo al fazzoletto: «M’impegno a parlare con i miei contatti di La7 per provare a dare spazio a Battipaglia in una loro trasmissione».(c. l.)
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