Vastola lascia il Pd per approdare all’Udc

Il consigliere dissidente resta comunque in maggioranza. Si rafforza la posizione di Emilio Masala

È ufficiale: il consigliere Mauro Vastola lascia il Pd per approdare all’Udc. Resta però in maggioranza il dissidente del Pd che, dopo l’assenza all’approvazione del bilancio consuntivo e alla vigilia del consiglio sull’approvazione del decreto sviluppo, provoca un altro strappo all’interno della coalizione che appoggia Melchionda. Esce dalla porta ed entra dalla finestra Vastola, che insieme al consigliere Emilio Masala dell’Udc (anche lui assente al consuntivo) per esprimere il dissenso al rientro del suo capogruppo, Pietro Mazzini e Gerardo Lamanna. Si ricompone così l’area critica all’interno della maggioranza ed all’interno dell’Udc: il passaggio di Vastola dà peso a Masala che all’interno del suo partito era in minoranza. Traducendo la politica in numeri il consigliere Vastola da ‘unico’ dissidente del Pd diventa quarto consigliere dell’Udc che acquisisce così un maggiore peso politico all’interno della maggioranza, anche in vista dell’annunciato riequilibro voluto dal sindaco Melchionda.

Il capogruppo dei centristi, Pietro Mazzini, ragionerà con un peso diverso nelle riunioni di maggioranza: dopo il passaggio di Vastola il gruppo dell’Udc supera i consiglieri dell’Api. Un maggiore peso sostenuto, però, da un delicato equilibrio all’interno del partito che dovrà fare i conti con l’unica massa critica presente in maggioranza: Vastola e Masala.

Ieri la comunicazione ufficiale di Vastola al Presidente del Consiglio, Luca Sgroia: poche righe per comunicare l’uscita definitiva dal Pd ma che peseranno come un macigno sul consiglio di domani sera nel corso del quale i consiglieri d’opposizione, ascoltata la dichiarazione di Vastola, chiederanno conto dell’accaduto. Consiglieri e cittadini, vorranno capire perché cambiare partito ma rimanere in maggioranza quando le istanze presentate durante la crisi non sono state accolte: «Vogliamo dare pieno appoggio all’Amministrazione, ma a condizione di essere partecipi, e che ci sia più chiarezza - aveva detto Vastola all’indomani dell’apertura della crisi - per esempio, riguardo agli assessori in carica, rileviamo non sia palpabile il loro collocamento, cosa rappresentano e a chi fanno riferimento, insomma a chi e cosa rispondono?». Collegialità e riconoscimento istituzionale, Vastola non aveva escluso una discussione su un riequilibrio in giunta; un segnale di apertura non ascoltato. L’aut aut del sindaco sul voto a prescindere aveva fatto rientrare il consigliere Mario Di Donato e due dell’Udc lasciando fuori e divisi Masala e Vastola. Che ora sono insieme.

Angelica Tafuri